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L’aiuto silenzioso di Djokovic: donazione importante per l’ospedale di Bergamo

“Cara Italia, sappi che non sei sola in questa situazione”. Novak Djokovic è stato di parola e ha donato una somma importante per le strutture sanitarie di Bergamo così da aiutarle a combattere la battaglia contro il Covid-19. Campione dal cuore d’oro: “Non m’importa che si sappia a meno che non sia da esempio per altri potenziali donatori”.
A cura di Maurizio De Santis
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Chi ha metta, chi non ha prenda. Non è solo uno slogan che rimbalza sui social, a corredo del paniere solidale per le famiglie in difficoltà, ma l'esempio diretto di come "restare umani" sia la sfida più importante da vincere assieme alla battaglia per la vita. Per combatterle entrambe si può scendere in "prima linea" armati di buone intenzioni e cuore d'oro.

Lo ha fatto, in silenzio e lontano dalla luce dei riflettori Novak Djokovic assieme a sua moglie, Jelena, sfruttando un canale particolare: la fondazione che reca il suo nome https://novakdjokovicfoundation.org/. Il campione mondiale di tennis, che nelle settimane scorse aveva raccolto e devoluto la somma di 1 milione di euro agli ospedali della Serbia così da aiutarli in questo periodo di emergenza per la pandemia di Covid-19, s'è mosso di nuovo e in prima persona. Questa volta per sostenere le strutture sanitarie della Lombardia e della provincia di Bergamo alle quali ha donato una somma molto importante.

Oltre alla portata del gesto, a colpire sono state anche le parole del tennista riferite da Peter Assembergs, direttore dell'Asst (Azienda Socio Sanitaria Territoriale) di Bergamo Ovest, durante un servizio andato in onda nella trasmissione "Porta a Porta".

A me non interessa che si sappia – ha ammesso Djokovic nella nota indirizzata al dirigente dell'ente – a meno che questa cosa non possa risultare utile a sensibilizzare altri potenziali donatori perché facciano lo stesso.

Un bell'esempio di solidarietà che segue il messaggio postato su Instagram qualche giorno fa dal campione: "Cara Italia, sappi che non sei sola in questa situazione". Non siamo ancora al "match point", al momento cruciale nella partita contro la diffusione del contagio ma le importanti donazioni giunte finora agli enti territoriali si sono rivelate altrettanto preziose per finanziare l’acquisto di ciò che può servire per riuscire a vincere questa lotta durissima.

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