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La videochiamata tra Peng Shuai e il presidente del Cio non rassicura: “Serve un’indagine piena”

La videochiamata tra Shuai Peng e il presidente del CIO Bach non rassicura la WTA: “Questo video non modifica la nostra richiesta, vogliamo un’indagine piena”.
A cura di Alessio Morra
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La tennista cinese Peng Shuai è riapparsa, è apparsa in una videochiamata con il presidente del CIO Thomas Bach si è mostrata sorridente e serena, ha detto di stare bene, ma ha chiesto rispetto per la sua privacy. Quella videochiamata è stata importante perché da giorni ci si chiedeva che fini avesse fatto la tennista, ma le parole pronunciate non sono sufficienti per dare grandi rassicurazioni sulle condizioni della giocatrice, che tre settimane fa aveva accusato con un post di aggressione sessuale l'ex vicepremier Zhang Gaoli.

Un portavoce della WTA (la Women's Tennis Association), alla Reuters, ha parlato di Peng Shuai e ha detto che quella videochiamata non basta per ottenere delle vere rassicurazioni sulle condizioni di Peng Shuai: "Per tutti noi è stato positivo vedere Peng nei recenti video, che però non alleviano né affrontano le preoccupazioni della Wta sul suo benessere e sulla sua capacità di comunicare senza censura o costrizione, questo video non cambia la nostra richiesta di un'indagine piena, equa e trasparente, senza censure, sulle sue accuse di aggressione sessuale, ovvero la questione che ha fatto crescere le nostre preoccupazioni iniziali".

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La videochiamata tra la tennista cinese e il numero uno del Comitato Olimpico Internazionale è stata molto cordiale. Peng Shuai ha detto di star bene e ha aggiunto: "Chiedo rispetto per me stessa e la mia privacy". La giocatrice ha detto che vive a Pechino, vede i suoi amici, i familiari e continuerà a giocare a tennis. Thomas Bach ha invitato Peng Shuai a cena nel mese di gennaio, quando tutto il mondo dello sport inizierà a trasferirsi in Cina dove si terranno i Giochi Olimpici invernali 2022. Emma Terho, che fa parte della commissione di atleti del CIO, ha detto: "Sono stata contenta nel vedere che Peng Shuai stava bene. Era la nostra principale preoccupazione. Sembrava abbastanza rilassata. Le ho offerto il nostro appoggio e le ho anche chiesto e di restare in contatto in qualsiasi momento".

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