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La tennista ucraina ora vede fantasmi ovunque: “Come faccio a sapere che sei un giornalista?”

La tennista ucraina Lesia Tsurenko è ancora in Messico dove ha giocato l’ultimo torneo, adesso teme di poter perdere la propria patria per sempre: “La mia più grande paura è di non poter tornare mai più in Ucraina”.
A cura di Paolo Fiorenza
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L'aggressione della Russia all'Ucraina porta con sé il bagaglio abituale di tutte le guerre: morte, strazio, devastazione. E paura, tanta paura. Da un giorno all'altro si passa da occhi cosmopoliti, aperti al mondo, ad occhi sospettosi che il nemico possa essere ovunque. È questo quello che più colpisce nell'intervista telefonica che il quotidiano francese L'Equipe ha condotto con la tennista ucraina Lesia Tsurenko, rimasta bloccata in Messico dopo essersi ritirata al primo turno nel torneo di Guadalajara.

Lo scambio che che ha preceduto conversazione è un pugno nello stomaco. La 32enne ha infatti mandato un messaggio in risposta alla richiesta d'intervista: "Come hai avuto questo numero? Come faccio a sapere che sto parlando con un giornalista? Mi dispiace, ma nella situazione attuale non posso fidarmi di te. Devo esserne sicura". L'invio di foto di accrediti a diversi tornei di tennis e una richiesta di abbonamento accettata su un profilo Instagram privato sono riusciti a convincere la Tsurenko che dall'altra parte del telefono c'era davvero un giornalista francese.

La tennista ha potuto dunque raccontare l'altra faccia del dramma, quello di chi è lontano – lontanissimo nel caso suo, oltre 10mila chilometri – dalla propria patria ed ha un macigno nel cuore pensando a chi è rimasto lì: "Quando giovedì mi sono svegliata, ho visto che avevo ricevuto molti messaggi. Non sapevo nulla, non ho capito cosa stesse succedendo. Poi ho avuto le informazioni. Ero sotto shock, ho subito chiamato la mia famiglia per avere altri dettagli. Adesso mi sento malissimo. Sono molto preoccupata per il mio Paese, per la mia famiglia e i miei amici".

"Non posso lasciare un attimo il mio telefono, leggo le notizie senza fermarmi. Passo il mio tempo cercando di chiamare e inviare messaggi alle persone care, chiedere loro come stanno e cosa intendono fare. Cerco di aiutare il più possibile ma purtroppo sono molto lontana dalla mia casa e dalla mia famiglia. Non so quando potrò tornare. Ho molta paura per la mia famiglia, non so cosa fare, sono molto lontana dal mio Paese attualmente – ha continuato la Tsurenko, che teme di poter perdere per sempre la propria patria La mia più grande paura è di non poter tornare mai più in Ucraina. Vivo lì, a Kiev, non ho mai vissuto in un altro Paese. Mi piace quella città. Non avrei mai potuto immaginare che accadesse nella mia città, nel mio Paese e al il popolo ucraino".

"Oggi pensare al tennis sembra davvero ridicolo, ma so che devo essere forte. Devo continuare a giocare per aiutare finanziariamente la mia famiglia, i miei amici e forse anche altri ucraini se la guerra durerà a lungo. Farò il mio lavoro. Questo è tutto quello che posso fare per aiutarli, stando lontano dal mio Paese. La pressione è forte. Spero che la mia intervista possa essere d'aiuto per far capire la situazione alle persone e per avere ulteriori informazioni. Non vedo tante reazioni dal mondo tennis e onestamente non capisco perché. Vorrei davvero che molti giocatori si opponessero alla guerra e pubblicassero messaggi sui social network dove hanno tanti followers, in modo che sempre più persone prendano coscienza che la situazione è catastrofica. Questa è una vera guerra, le persone in Ucraina hanno paura. Molti dormono nel sottosuolo semplicemente per sopravvivere fino alla notte successiva", ha concluso l'ex numero 23 al mondo, dando l'esatta misura del peso che ha sul cuore.

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