La tennista 16enne palpeggiata dal papà e dal tecnico reagisce all’esultanza scandalo: “Non succederà più”
Non succederà più che le diano pacche sul sedere per complimentarsi con lei. Non lo farà più suo padre, né il suo allenatore. La tennista della Repubblica Ceca, Sara Bejlek, rompe il silenzio sulla vicenda che l'ha vista protagonista suo malgrado, a causa di un attenzione che ha subito – come si evince dalle sue parole – senza malizia. La qualificazione al tabellone principale dell'US Open grazie al successo contro Heather Watson è passata in secondo piano rispetto al gesto che ha suscitato molto clamore, altrettanta indignazione e alimentato il dibattito sui social network.
Palpatina sconveniente e sessista. Così è stato definito quel modo di congratularsi che la 16enne descrive con molta meno enfasi e sgonfia il caso. Anzi, per lei non c'è mai stato. Né si è mai sentita violata. Il video, che mostrava la sua esultanza e poi i complimenti ‘calorosi' ricevuti dal papà e dal suo coach, ha fatto il giro del mondo. Nessuno, a cominciare proprio dalla giovane giocatrice, immaginava che potesse esplodere una polemica così forte per l'abbraccio con tanto di carezza che ai più è sembrata cafona e senza contegno, una molestia inaccettabile.
La sconfitta nel match contro la connazionale Ljudmila Samsonova (6-1, 6-3) ha messo fine alla sua esperienza nello slam americano al primo turno ma della presenza di Bejlek al torneo si ricorderà quell'episodio contestato. Nelle immagini dello scandalo si notavano gli atteggiamenti reputati ineleganti di suo padre, Jaroslav, e dell'allenatore, Jakub Kahoun. Lei, però, sminuisce la portata dell'accaduto e prova ridimensionarla dandole il giusto peso.
"È stata una reazione spontanea – ha ammesso nell'intervista al New York Post -. Era una semplice manifestazione di gioia", la reazione di Bejlek che ha raccontato la sorpresa per tanta indignazione e soprattutto per quel comportamento che non ha percepito come inappropriato. "Ho visto il video… capisco che per alcuni quel gesto può sembrare sconveniente ma quello è mio padre e lo sarà per sempre. E conosco il mio allenatore da quando avevo 8 anni, capita anche che mi faccia massaggi – ha aggiunto -. Però ne ho già discusso con il mio staff e non si verificherà più".
Ultima riflessione da parte della giovane tennista sulla vicenda. "Se una situazione del genere si fosse verificata in Repubblica Ceca nessuno avrebbe detto niente – ha concluso -, né sarebbe diventata un caso… ma capisco che negli Stati Uniti è diverso e ha provocato molti commenti. Comunque non succederà più".