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La stretta di mano più divertente nella storia del tennis: “Scusami, ho giocato in modo irreale”

Stretta di mano ricca di sorrisi al 1000 di Shanghai tra Andrey Rublev e Adrian Mannarino. Il russo ha vinto nettamente ed ha scherzato con il suo avversario.
A cura di Alessio Morra
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Andrey Rublev è uno dei pochi big ad essersi qualificato per gli ottavi di finale del torneo 1000 di Shanghai. Il tennista russo sembra in buona forma e cerca vittorie e punte preziosi per la corsa alle ATP Finals di Torino. Rublev nel terzo turno ha impartito una lezione a Mannarino, con il quale ha scherzato al termine del match. Un finale tutto da ridere, nonostante un 6-3 6-0.

Rublev è uno dei tennisti di prima fascia del tennis mondiale, ma di tanto in tanto scivola nei primi turni. A Shanghai sembra ben centrato e dopo superato il secondo turno, ha fatto lo stesso nel terzo. Rublev ha battuto seccamente Adrian Mannarino, che a 35 anni sta vivendo l'annata migliore della sua carriera. Il tennista russo ha passeggiato contro l'ostico francese, al quale ha lasciato le briciole. Il risultato finale è stato 6-3 6-0. Un assolo quello del russo che deve avere un buon rapporto con Mannarino, al quale a fine partita ha detto una frase che avrebbe fatto arrabbiare qualcun altro.

Solo sorrisi a fine partita tra Andrey Rublev e Adrian Mannarino. Il russo ha vinto in modo schiacciante e quando si avvicina a rete non può far altro che sorridere verso l'amico, e a corredo di quel bel sorriso dice una frase davvero simpatica: "Scusami, ho giocato in modo irreale oggi". Il francese sorride, Rublev pure, si scambiano una stretta di mano, poi Andrey si complimenta per il torneo vinto in Kazakstan: "Ottimo lavoro per Astana".

Sarà stato pure un match di terzo turno, ma è davvero un bell'esempio questo che hanno dato Rublev e Mannarino. Un bel momento di salutarsi al termine di un incontro di un torneo importante, come quello di Shanghai, che si è chiuso in modo nettissimo. Vedremo ora cosa accadrà negli ottavi a Rublev, chiamato a un match molto più complicato contro l'americano Tommy Paul, numero 11 della Race.

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