La strana storia di Thompson, il numero 70 al mondo che a Wimbledon nessuno riconosce più
Il torneo di Wimbledon è quello più seguito dagli appassionati, che vanno a seguire ogni singolo incontro, può essere protagonista tanto Djokovic tanto il numero 300 del mondo. E gli occhi di molti sono finiti su Jordan Thompson, tennista australiano che in tanti – anche i più appassionati – non sono riusciti a riconoscere, almeno di primo acchito. Le ricerche online per vedere le differenze tra il Thompson di ieri e quello di oggi sono diventate fortissime.
Inevitabilmente in parecchi si sono chiesti: ma questo è Jordan Thompson? O in campo a Wimbledon c'è un fratello gemello? Questo giocatore australiano, classe 1994, da anni è nel circuito, non ha mai brillato particolarmente – ha raggiunto due finali ATP e le ha perse entrambe. Tennista d'altri tempi, gesti bianchi, fisico normale, che comunque gli ha permesso di togliersi soddisfazioni, quest'anno ha sconfitto Tsitsipas a Indian Wells.
L'australiano però più che per i risultati è sempre stato noto per il suo look in particolare per i suoi baffoni. In ogni angolo del mondo lo hanno ribattezzato ‘baffo' Thompson. Baffo d'altri tempi, cappellino alla rovescia e talvolta una barba incolta. Questo era Thompson. Era. Perché a Wimbledon nessuno lo ha riconosciuto. Taglio netto. Il baffo non c'è più, via anche il cappellino e la barbetta incolta.
Volto pulito, senza né barba né baffi. Thompson sembra un'altra persona. Per molti appassionati in realtà lo è. Di sicuro sembra ringiovanito di almeno una decina d'anni. A guardare i risultati si può dire che senza baffo gioca meglio. Perché al primo turno ha rimontato due set all'americano Nakashima e sul centrale ha disputato una partita davvero bella, tutta d'attacco, d'altri tempi, con Novak Djokovic, il campione in carica e super favorito per vincere anche Wimbledon 2023.