La rivoluzione di Naomi Osaka, ultima tedofora alle Olimpiadi dopo la depressione
La cerimonia d'apertura delle Olimpiadi è stata bella, lunga, divertente ma il momento più atteso in questo tipo di cerimonie è sempre l'ultimo, che è quello più atteso, quello dell'accensione della fiamma olimpica. L'onore e l'onore è toccato a una delle tenniste più forti del mondo Naomi Osaka che è stata l'ultima tedofora e che con grande emozione ha dato il via ufficialmente ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Una scelta azzeccata e giusta quella degli organizzatori che hanno premiato un'atleta dal grandissimo talento e che nelle ultime settimane era finita, ahi lei, agli onori delle cronache provocata da una discussione feroce montata in modo incredibile dopo che la tennista aveva annunciato la sua volontà di non partecipare alle conferenze stampa al torneo del Roland Garros, che ha successivamente abbandonato. Presasi una pausa dall'attività Osaka torna alle gare proprio ai Giochi Olimpici di Tokyo.
La carriera di Naomi Osaka: 4 slam vinti
24 anni da compiere in autunno, Naomi Osaka ha il papà di Haiti e la mamma giapponese, dalla quale prende il cognome. Ha talento da vendere e rapidamente diventa una giocatrice d'elite, all'improvviso fa il salto di qualità e sul cemento fa capire a tutte le avversarie che quando è al top è imbattibile. Osaka ha vinto due volte gli Australian Open e due volte gli US Open. Quattro prove Slam vinte in giovane età, ed ha pure conquistato la prima posizione WTA Osaka, che ora è scesa al secondo posto, alle spalle della vincitrice di Wimbledon Barty.
Le polemiche dopo il ritiro dal Roland Garros
La giapponese ha saltato l'ultimo torneo di Wimbledon perché ha voluto prendersi una pausa dopo le enormi polemiche che hanno fatto seguito al suo ritiro al Roland Garros, torneo in cui dopo aver superato il primo turno ha abbandonato. Osaka finì in un turbinio di polemiche dopo aver dichiarato alla vigilia del torneo Slam che non avrebbe voluto prendere parte a nessuna conferenza stampa. Osaka viene minacciata di squalifica dal torneo parigino, si infuriarono anche gli altri organizzatori dei Major del tennis. E così Naomi per chiudere le polemiche rinunciò, tornò a casa e subì pure una multa di 15000 dollari. Quello della giapponese non era un dispetto, ma era una necessità e spiegando le motivazioni del no alle conferenze fece capire tante cose: "Spesso ho avuto la sensazione che la gente non avesse alcuna sensibilità nei confronti della salute mentale degli atleti. Spesso siamo seduti lì e ci vengono fatte domande che ci fanno nascere dei dubbi nella testa, e non voglio mettermi in una situazione in cui ci sono persone che dubitano di me". Quelle parole sono diventate oggetto di discussione e di dibattito, con tanti haters che l'hanno attaccata ma anche migliaia di persone che l'hanno difesa, inclusi Serena Williams e Lewis Hamilton.
Osaka ha sofferto di depressione
Apertamente, poi, Naomi Osaka ha parlato della lotta alla depressione, di cui ha sofferto qualche anno fa, in coincidenza del primo grande momento della sua carriera: "Non banalizzerei mai la salute mentale né userei il termine alla leggera. La verità è che ho sofferto di depressione dallo US Open 2018 e ho faticato molto a convivere con tutto questo. Chi mi conosce sa che sono introversa, spesso ho le cuffie, che mi aiutano a controllare la mia ansia sociale".