video suggerito
video suggerito

La ribellione delle tenniste agli US Open: “Perché ci date palline diverse dagli uomini?”

Il 29 agosto scatta l’Us Open, a far discutere è la presa di posizione delle tenniste. Non accettano più che le sfere in dotazione per il settore femminile siano diverse, più leggere. Dietro le ragioni della protesta non c’è (solo) un’eccezione di genere.
A cura di Maurizio De Santis
77 CONDIVISIONI
Iga Swiatek, la campionessa polacca è la numero uno al mondo nel ranking WTA.
Iga Swiatek, la campionessa polacca è la numero uno al mondo nel ranking WTA.

"Vogliamo le stesse palline che usano gli uomini". La ribellione delle tenniste arriva a pochi giorni dall'US Open che inizierà il 29 agosto. Non accettano più che le sfere in dotazione per il settore femminile siano diverse, più leggere. Dietro le ragioni della protesta non c'è (solo) un'eccezione di genere ma ragioni di tipo tecnico, conseguenza diretta del deterioramento che ne inficia il controllo.

La differenziazione non è certo una novità e venne introdotta non per questioni di ‘cortesia verso il sesso debole' ma per velocizzarne il gioco, ritenuto troppo lento e compassato nel confronto con la velocità degli scambi nelle gare maschili.

Le obiezioni mosse dalla giocatrici sulla differenziazione delle palline usate dalle donne e dagli uomini all'US Open.
Le obiezioni mosse dalla giocatrici sulla differenziazione delle palline usate dalle donne e dagli uomini all'US Open.

Secondo le obiezioni espresse dalle giocatrici, questo espediente tecnico può considerarsi superato: sia perché la preparazione è cambiata e migliorata, tanto che la struttura fisica e muscolare delle donne non è più la stessa; sia perché a causa del materiale d'assemblaggio quelle sfere tendono a logorarsi prima, diventando ingovernabili per il rimbalzo irregolare o addirittura smorzato nei casi peggiori e aumentando la percentuale di errore.

Ad alzare la voce è Iga Swiatek, numero uno al mondo in carica, due volte campionessa major e con ben 9 titoli WTA conquistati in carriera: "Quindici anni fa forse le donne tendevano a soffrire o a riportare infortuni ai gomiti perché le palline erano più pesanti – ha ammesso a Espn -. Ma adesso le cose sono cambiate perché abbiamo un grado di preparazione migliore rispetto ad allora e siamo capaci di esprimere molta più potenza".

Per dare maggiore forza alla sua opinione la campionessa polacca ha citato anche una contraddizione clamorosa: "Sull'etichetta delle palline c'è scritto che sono adatte ai campi in terra battuta e indoor. Mentre quelle adottate dagli uomini sono fatte per il gioco prolungato sul cemento. Ma anche noi giochiamo sul cemento… Sinceramente non mi piacciono, molte giocatrici se ne lamentano". 

La spagnola Paula Badosa è una delle più convinte sostenitrici dell'abolizione di questa 'differenza di genere' nel tennis.
La spagnola Paula Badosa è una delle più convinte sostenitrici dell'abolizione di questa ‘differenza di genere' nel tennis.

Una delle più agguerrite al riguardo è la spagnola, Paula Badosa: "Lo Slam americano è l’unico torneo importante a prevedere una dotazione differente tra donne e uomini. così non va più bene".

Un messaggio forte e chiaro recepito anche dai vertici della WTA (Women's Tennis Association) ma, almeno per il momento, non sono previsti cambiamenti. "L'utilizzo della normale palla di feltro è stato preferito perché limitava il rischio di lesioni al braccio, alla spalla, al gomito e al polso – ha spiegato Amy Binder -. Della questione continueremo a discutere sia con i nostri atleti sia con il nostro staff di scienze dello sport".

77 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views