La regola ATP che fa infuriare Tsitsipas dopo il Miami Open: “Obbligato a giocare da infortunato”
Stefanos Tsitsipas è stato uno dei protagonisti mancati del Miami Open. Il cemento americano è risultato indigesto al tennista greco numero 3 del mondo, che dopo l'eliminazione al secondo turno a Indian Wells, è uscito agli ottavi del secondo Masters 1000 battuto da Khachanov.
Momento di forma non esaltate per Tsitsi che in precedenza a Rottedam era stato messo al tappeto da Sinner, finora superlativo a Miami. Il greco dopo il flop USA ha criticato l'ATP facendo riferimento al format di tornei e punti.
Tsitsipas è intervenuto ai microfoni di Tennis Channel per commentare il suo momento no. Un'occasione anche per riservare una stoccata ai vertici della Federazione. Oggetto della discussione il regolamento dei Masters 1000. Il due volte finalista in uno Slam ha rivelato di aver giocato il primo dei due Masters americani da infortunato. A suo dire le autorità del tennis maschile, costringono di fatto i giocatori ad esibirsi, senza considerare abbastanza la loro condizione di salute.
Pur essendosi ripreso a Miami dal punto di vista fisico, ammettendo la superiorità di Khachanov, Tsitsipas non ha potuto fare a meno degli strascichi di quanto accaduto in precedenza. Tutta colpa del regolamento: "C'è una regola nell'ATP secondo cui se perdi un evento Masters 1000 ci sono alcune ‘penalità', inclusa la detrazione dalla tua classifica per il tuo miglior punteggio Masters 1000 dell'edizione precedente. Se ci pensi, è una cattiva regola".
Nello specifico Tsitsipas ha spiegato: "Se non giochi, i punti vengono detratti e sei penalizzato. È abbastanza frustrante quando sei infortunato e devi pensare a qualcosa del genere. Ecco perché non potevo tirarmi indietro, dovevo giocare".
Secondo l'ATP infatti i "migliori 30 tennisti devono competere in tutti i tornei Masters 1000". Le uniche eccezioni sono i giocatori che hanno più di 30 anni, sono professionisti da 12 anni o hanno giocato almeno 600 partite ai massimi livelli. Sono soggetti a meno tornei "obbligatori".