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Australian Open

La reazione scontrosa di Djokovic alla domanda di chiarimenti sull’avvelenamento patito in Australia

Djokovic non ha gradito le domande sul caso del suo presunto avvelenamento e ha lasciato la conferenza pre-Australian Open senza rispondere.
A cura di Marco Beltrami
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Hanno fatto molto discutere le ultime affermazioni di Novak Djokovic. Il tennista serbo ha sorpreso tutti rivelando di essere stato avvelenato durante la sua tribolata e breve permanenza in Australia nel 2022, quando fu espulso per la questione del certificato vaccinale. La questione è stato l'oggetto delle domande poste a Nole durante la conferenza pre-Australian Open, ma lui non ne ha voluto sapere di rispondere.

Djokovic avvelenato in Australia, le domande prima degli Australian Open

Nell'intervista a GQ Djokovic ha affermato: "Ho avuto dei problemi di salute e mi sono reso conto che in quell'hotel di Melbourne (la struttura ‘detentiva' in cui è stato bloccato prima del verdetto sulla sua situazione, ndr) mi hanno dato del cibo tossico. Non l’ho mai rivelato a nessuno pubblicamente: dalle analisi è venuto fuori che avevo in corpo un livello di metallo pesante davvero alto. C’erano piombo e mercurio".

Proprio nel finale del suo ultimo intervento in sala stampa, ecco che un cronista locale ha provato a vederci chiaro, scontrandosi però contro il muro di Nole: "Ho fatto quell'intervista molti mesi fa. Apprezzerei non parlarne più in dettaglio, perché vorrei concentrarmi sul tennis e sul perché sono qui. Se vuoi vedere quello che ho detto e ottenere maggiori informazioni, puoi sempre tornare all'articolo".

Nessuna risposta sul caso e conferenza finita

Insomma un po' burbero Djokovic che non ha voluto fornire ulteriori indicazioni sull'accaduto. Qualcuno ha provato ad insistere nonostante Djokovic si stesse già muovendo verso la porta per uscire. Nonostante il tentativo di saperne di più su quello che "sta diventando un  grande argomento in Australia", il 38enne ha tirato dritto, lasciando tutti.

Chi si è espresso sulla vicenda invece sono stati alcuni esperti che al Telegraph, hanno manifestato i propri dubbi sulla vicenda. La dottoressa Barbara Cardoso, biochimica nutrizionale della Monash University, ha spiegato: "In Australia si ha un'esposizione bassa al piombo e al mercurio. Il mercurio può essere presente nel cibo, ma il cibo con la più alta concentrazione di mercurio sono il pesce e i crostacei. La concentrazione di pesce e crostacei trovati in Australia è relativamente bassa. Ci vuole tempo perché quel mercurio si accumuli nel corpo per causare avvelenamento. È improbabile che il cibo che le persone che vivono a Melbourne e consumano localmente causi un avvelenamento".

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