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US Open 2024 di tennis

La pressione fa crollare Rublev al cambio di campo allo US Open: ha capito che ha perso e piange

Crollo emotivo di Andrey Rublev allo US Open durante il match di quarti di finale con Tiafoe: il russo non riesce a trattenere le lacrime quando capisce che ormai ha perso.
A cura di Paolo Fiorenza
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Con la meravigliosa battaglia che stanotte ha visto Carlos Alcaraz uscire vincitore dopo una maratona di 5 set su Jannik Sinner, si è completato il quadro delle semifinali dello US Open. Il 19enne spagnolo affronterà nella parte bassa del tabellone lo statunitense Tiafoe, mentre nella parte alta si sfideranno il norvegese Ruud e il russo Khachanov. Un altro russo, Andrey Rublev, si è fermato ad un passo dal traguardo, venendo eliminato nei quarti da Tiafoe.

Match equilibrato alla vigilia, come certificato dalle quote sostanzialmente pari dei bookmakers, con una lieve preferenza per Rublev, numero 11 al mondo contro il 26 dell'americano. Ed infatti i primi due set si sono conclusi al tie-break, vinti entrambi da Tiafoe. A quel punto la partita si è messa decisamente in salita per il russo, il cui margine di errore si è ridotto a zero se voleva provare a far girare il match. È dunque comprensibile che quando sul 3-3 del terzo set Rublev ha perso il servizio, in quel momento abbia pensato di aver perso anche la partita e la possibilità di raggiungere il miglior risultato della sua carriera in un torneo del Grande Slam, visto che non aveva mai superato i quarti di finale.

Andrey Rublev sa di aver perso una grande occasione
Andrey Rublev sa di aver perso una grande occasione

A quel punto, sedutosi al cambio di campo, il 24enne moscovita non è riuscito a trattenere le proprie emozioni, prima mordendo una pallina con sguardo angosciato, poi scoppiando a piangere con l'asciugamani a coprirsi il volto. Il pubblico di Flushing Meadows ha capito il dramma del ragazzo e lo ha applaudito lungamente pur avendo sostenuto in precedenza il proprio connazionale, ma l'esito dell'incontro non è cambiato: Tiafoe ha chiuso il terzo set 6-4 ed è esploso di felicità, mentre il russo raccoglieva le sue cose e andava mestamente in spogliatoio.

Il crollo emotivo di Rublev arriva dopo mesi difficili, in cui il giocatore nato a Mosca si è ritrovato – al pari degli altri atleti russi – coinvolto nelle polemiche legate alla loro esclusione dagli eventi internazionali (Wimbledon nel caso dei tennisti) in seguito all'invasione dell'Ucraina voluta da Putin. Presente a New York come atleta neutrale senza bandiera, condizione posta per parteciparvi, Rublev si era peraltro esposto il giorno dopo lo scoppio della guerra, lo scorso 25 febbraio, scrivendo sulla telecamera alla fine della semifinale vinta a Dubai un messaggio pacifista: "No war please", ovvero "No alla guerra per favore". Poi ad aprile aveva contestato duramente la decisione degli organizzatori di Wimbledon di non far partecipare russi e bielorussi al torneo londinese, parlando di "discriminazione". Una situazione stressante che certamente non ha giovato alla serenità del ragazzo.

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