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La più grande “rapina” della storia del tennis: perde un match che aveva già vinto

Scandalo a Houston nel match tra Diez e Brouwer, con il primo che ha pagato le conseguenze di una serie di incredibili errori da parte del giudice di sedia. Per fortuna ci ha pensato il karma.
A cura di Marco Beltrami
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Si può perdere una partita dopo averla di fatto vinta? La risposta è affermativa, a giudicare da quanto accaduto nel torneo ATP di Houston. Quello che si è verificato in occasione delle qualificazioni dell'U.S. Men's Clay Court Championships ha fatto letteralmente il giro del mondo, alimentando discussioni a non finire. Non è un caso che l'episodio andato in scena in occasione del match tra Steven Diez e Gijs Brouwer sia stato definito come la "rapina" più grande della storia del tennis.

Nell'ultimo turno di qualificazioni sulla terra rossa americana, Diez numero 292 della classifica ATP, ha assaporato il gusto della vittoria. Sul punteggio di 6-4, 5-4, il canadese alla risposta ha trovato un passante vincente per beffare l'avversario olandese e chiudere il secondo set e il match. Gioia incontenibile per Diez convinto di aver ottenuto così l'accesso al tabellone principale, anche alla luce del classico "fischio finale" del giudice di sedia che ha gridato "Game, set, match". Una felicità durata però pochissimo, perché l'arbitro a sorpresa si è rimangiato tutto, abbandonando la sua postazione.

L'iraniano Amir Borghei infatti è andato a controllare il segno del servizio di Gijs Brouwer, considerandola dubbia. Dopo una valutazione, l'arbitro ha chiamato fuori la palla facendo riferimento però clamorosamente ad un altro segno, non a quello lasciato dalla battuta dell'olandese. Un errore clamoroso, ma non l'unico dell'ufficiale che ha fatto dietrofront, sostenendo la necessità di rigiocare il punto anche perché a suo dire Brouwer si era fermato (altra cosa non veritiera). Una situazione che ha ovviamente mandato su tutte le furie il povero Diez, che scioccato ha provato a più riprese a spiegare le sue ragioni: "Chiama il supervisore. È che non indichi nemmeno il segno giusto e lui ha giocato il punto".

Niente da fare però per Diez che visibilmente provato da quanto accaduto ha poi perso set e anche match. Nel post-match con pacatezza si è lasciato andare ad uno sfogo, sui suoi profili social, sottolineando gli errori commessi dall'arbitro: "Non ho niente contro l'arbitro, sono sicuro che ha fatto quello che poteva. Come potete vedere nel video vinco la partita con un passante destro che il mio avversario prova a restituire. Gira anche la testa per vedere dove è rimbalzata la palla. Quando stavo per stringere la mano al mio avversario a rete, il giudice scende a guardare il segno. Questo è il suo grande errore perché la partita è finita. Il suo secondo errore: indicare una palla di un metro distante da quello dell'impatto vero e proprio. Terzo errore: chiede al guardalinee. Quarto errore: dice che il mio avversario non ha giocato il punto. 5° errore, il più importante, dice ‘Game, set, match'".

Fortunatamente però la storia di Diez si è risolta con un lieto fine. Infatti nonostante la sconfitta, il canadese è riuscito ad entrare nel tabellone principale come Lucky Loser, dopo la mancata partecipazione di un collega e ora sfiderà Jordan Thompson. Questione di karma per lui: "Gli arbitri non pagano per i propri errori come i tennisti che perdono punti e soldi. Oggi nella più grande ingiustizia, c'è stato comunque modo di trovare giustizia. Chiamatelo Dio, o karma, ma fortunatamente sono entrato come LL e giocherò ancora. Se però siete giocatori e vi è successo qualcosa di simile, condividiamo, per far migliorare le cose".

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