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La nuova versione del tennis si chiama UTS e sta spopolando: 8 giocatori in campo e regole estreme

L’Ultimate Tennis Showdown è una rivoluzione nel mondo della racchetta. L’ideatore Mouratoglou vuole creare un format alternativo a quello dell’ATP, all’insegna delle novità e dello spettacolo.
A cura di Marco Beltrami
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Come sarà il tennis del futuro? Chissà se quello che è uno degli sport più tradizionali, andrà incontro ad una vera e propria rivoluzione. C'è chi ci sta provando in tal senso con l'Ultimate Tennis Showdown, una sorta di circuito alternativo a quello dell'ATP nato da un'idea di Patrick Mouratoglou, coach e creatore di una popolare accademia che porta il suo nome. Il format di UTS prevede regole diverse per i tennisti, e nuove possibilità per il pubblico che può interagire di più. Un tentativo di alzare il livello dello show, come dimostrato anche negli appuntamenti visti in passato. Basti pensare che nell'ultima tappa c'è stata anche la possibilità di una gara a squadre con 4 giocatori contro 4.

Già a settembre durante un match del circuito Ultimate Tennis Showdown, Monfils contro Rublev improvvisò un ballo sfrenato approfittando della musica ad altissimo volume. Una situazione impensabile nel circuito ATP e che sarebbe stata meritevole di punizione e penalità, ma che invece diventa possibile in questo format lanciato nel 2020. Dopo due anni di stop, si è tornati in campo nel 2023, e ora ci sarà un nuovo appuntamento a Londra dal 15 al 17 dicembre. E subito si è partiti col botto con un confronto a gruppi: Paire, Ruud, Schwartzman e Rublev contro Bublik, Rune, Monfils e Draper. Ognuno di loro colpisce e poi torna in fila, come il classico esercizio che si fa in allenamento.

Le partite "classiche" del circuito UTS sono suddivise in 4 quarti e in caso di pareggio ecco la "morte improvvisa": ovvero perdi due punti di fila ed è finita. Altre regole alternative sono quelli del punteggio. Per evitare che le partite durino tanto, ogni quarto dura otto minuti. Proprio come se si fosse in un tiebreak, i giocatori servono due volte e i punti vengono sommati uno per uno. Ma, in UTS, i giocatori ricevono una "carta bonus". Se la usano, il punto successivo triplica di valore. Alla fine del quarto, chi è in vantaggio deve solo segnare un altro punto per vincere il quarto.

Anche il campo è diverso con la rete che è più piccola fino ai limiti della superficie giocabile. Gli eventi UTS si svolgono nel corso di un fine settimana, con i giocatori sono divisi in due gruppi. Affrontano gli altri del loro gruppo venerdì e sabato. Quindi, i due giocatori meglio piazzati di ogni gruppo passano alle semifinali e, poi alla finale, domenica.

Mouratoglou oltre a cercare di incidere sul gioco e sulla vita dei tennisti, grazie al lavoro nella sua Accademia anche con alcuni big (Serena Williams, Rune ecc), sta cercando di fare qualcosa per aumentare lo spettacolo. Al The Guardian, il coach che non ha potuto proseguire la sua carriera da giocatore a causa di una scelta dei genitori ha spiegato: "Amo così tanto il tennis, e voglio fare di tutto per rendere questo sport più popolare". Perché dunque la necessità di cambiare? Il tecnico ha le idee chiare: "Hai un formato che ha più di cento anni e non si è evoluto. Quindi questo crea un grande divario con la generazione a cui vogliamo mirare, che è il futuro".

Non la sostituzione del circuito ATP, ma un "secondo campionato con un secondo pubblico". Tutto con l'idea di coinvolgere anche un maggior numero di spettatori, riducendo i tempi morti, e infatti i giocatori possono servire solo una volta. Con interviste durante le partite e la possibilità anche per i tifosi di partecipare. Mouratoglou infatti sostiene: "Il tennis è l'unico sport al mondo in cui paghi un biglietto per andare allo stadio e ti viene detto di stare zitto". Per questo il pubblico viene letteralmente coinvolto a suon di musica, con l'opportunità anche di caricare video in diretta e mostrarli proprio durante le sfide. Insomma il tennis del futuro forse è già arrivato.

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