La monetina non c’è, a Roma il sorteggio si fa con la morra cinese: Rune e Rublev se la ridono
Ufficialmente c'è un solo modo per effettuare il sorteggio prima di un incontro di tennis. I due giocatori, ai due lati del campo, ascoltano l'arbitro che con la monetina decreta il vincitore. Chi ha scelto la metà giusta decide: può scegliere il campo o può scegliere di servire nel primo game. Ma in realtà c'è anche un altro modo. E in queste ultime settimane per due volte l'alternativa è stata rappresentata dalla ‘morra cinese'. In entrambi i casi le immagini di quei sorteggi hanno fatto il giro del mondo.
A Roma sono presenti tutti i big della racchetta, tranne Berrettini e Nadal, due assenze che si notano. Djokovic è tornato alle gare, Alcaraz è finalmente a Roma. Il serbo ha dato vita a un intenso allenamento con Jannik Sinner. Su uno dei campi dedicati agli allenamenti, uno dei più belli per tifosi e appassionati, sono scesi in campo Rublev e Rune, due dei primi otto tennisti al mondo, che meno di un mese fa si sono sfidati nella finale del torneo di Montecarlo.
Prima di iniziare l'allenamento, il tennista danese scherza con Rublev e al russo propone il sorteggio. Ma non essendo una partita, ovviamente non c'è l'arbitro. Quindi che si fa? Servirebbe una moneta, ma non ce l'ha nessuno dei due. E a quel punto per decidere chi serve per primo Rune ha proposto la morra cinese: sasso, carta, forbice.
I sorrisi si sono sprecati e sono aumentati perché il russo, vincitore a Montecarlo, è andato in confusione e non è riuscito a effettuare il sorteggio in questo modo con Rune, che ha dovuto spiegargli le regole. Dopo una quindicina di secondi finisce con il successo di Rune.
Rublev è tornato così al suo posto e forse ha ripensato a quello che era successo in occasione del match del secondo turno del 1000 di Madrid con Wawrinka, dove ci fu un problema al momento del sorteggio – l'arbitro Layani aveva dimenticato chi aveva scelto testa e chi croce. E così hanno risolto giocandosi il sorteggio con testa o croce.