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Australian Open

La “Maledizione di Netflix” colpisce ancora agli Australian Open: ne restano solo due

Prosegue agli Australian Open l’ecatombe di tennisti che hanno partecipato alla docu-serie Break Point su Netflix. Sui social la piattaforma si difende.
A cura di Marco Beltrami
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Non sono mancate certo le sorprese dopo le prime tre giornate di partite agli Australian Open. Al termine della lunghissima sfida notturna tra Murray e Kokkinakis, con il successo del grintoso scozzese è tempo di fare già bilanci alla vigilia dei sedicesimi di finale. Impossibile non notare una curiosa coincidenza, che ha fatto molto discutere già nelle scorse ore sui social. La particolare teoria relativa alla "Maledizione di Netflix" ha fatto nuove vittime tra i tennisti.

Di cosa si tratta? Il riferimento è alla docu-serie appena uscita "Break Point" che in 10 puntate racconta le vicende di altrettanti campioni del tennis, svelandone i dietro le quinte sia fuori che dentro il campo. Il dato relativo a questi giocatori in merito al rendimento agli Australian Open è impressionante, ben 8 infatti sono già usciti di scena prima del terzo turno quasi tutti a sorpresa. Già prima dell'inizio del primo Slam stagionale avevano dato forfait i due padroni di casa Nick Kyrgios e Ajla Tomljanovic, e la spagnola Paula Badosa, messi tutti ko da infortuni.

Con l'inizio delle ostilità ecco che a poco a poco, ci sono state altre "vittime" a partire dall'italiano Matteo Berrettini battuto da Murray, e poi il numero 2 del tabellone Casper Ruud superato dal giovane Jenson Brooksby. Fuori dai giochi anche la numero due del circuito femminile Jabeur, clamorosamente eliminata da Vondrousova, Kokkinakis e un altro dei possibili grandi protagonisti Fritz superato dall'australiano Popyrin. Proprio l'americano dopo il match è stato stuzzicato sulla "maledizione Netflix", e si è mostrato sorpreso: "In realtà non sapevo cosa fosse. Ho notato che molti si sono ritirati prima degli Australian, ma non ho pensato al fatto di essere eliminato subito per essere nello show".

Netflix ha affidato la sua reazione ai social e sul suo profilo ufficiale britannico ha condiviso la foto di un popolare giornalista, relativa alla "maledizione", con la didascalia "Per chiarire: questa è solo una coincidenza". E chissà che i due superstiti Felix Auger-Aliassime e Maria Sakkari non arrivino fino in fondo cambiando le carte in tavola.

Il danese Rune, che aveva espresso perplessità sulla serie dicendo che sarebbe stata negativa per le prestazioni dei giocatori, si è detto pronto ad essere coinvolto nella seconda stagione: "Sono entusiasta di farlo. Penso che sarà fantastico. Fa bene al tennis. Fa bene a noi giocatori. [Più] fan possiamo coinvolgere in questo sport, è meglio. Sono solo molto ottimista al riguardo". 

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