La lezione di Sinner, sconfitto da Djokovic dopo che poteva eliminarlo: “Qualcuno dubitava di lui”
Novak Djokovic ha vinto per la settima volta le ATP Finals, le ha conquistate ancora a Torino e le ha portate a casa battendo Jannik Sinner, l'uomo che lo ha salvato dall'eliminazione giovedì scorso. Una storia curiosa, particolare, non unica nella storia delle Finals. Un incrocio che è stato creato dall'onestà e dalla sportività di Sinner che ha fatto la cosa giusta, che però non era così scontato. Tanto che nello stesso staff di Djokovic c'era qualcuno che credeva che l'italiano contro Rune non avrebbe dato il massimo.
Djokovic era il favoritissimo per il successo alle Finals, ha confermato il pronostico e ha fatto suo anche questo torneo. A 36 anni è ancora di gran lunga il più forte, ma a Torino ha rischiato grosso. Perché i set persi contro Rune e Hurkacz e soprattutto la sconfitta con Sinner lo avevano messo in una posizione molto scomoda. Giovedì scorso contro Jannik ha sfidato il danese aleggiava, da qualche parte (non molte per la verità) l'ombra del biscotto. Sinner era già qualificato, perdendo con Rune avrebbe perso la prima posizione del girone, ma avrebbe eliminato Djokovic, che per la differenza set sarebbe finito fuori.
Invece no. Jannik è un ragazzo d'oro, di una correttezza unica, lo si vede sempre in campo e fuori, ha giocato per vincere e ha vinto, e ha trascinato con sé in semifinale Novak Djokovic, che dopo aver scampato l'eliminazione tra semifinale e finale ha perso solo 11 game. Una miseria.
Dopo il trionfo ha preso la parola anche Goran Ivanisevic, ex straordinario giocatore che da qualche anno è il coach di Djokovic. Il croato ha risposto anche a una domanda sulla sfida tra Jannik e Rune, dicendo che nel team che segue il serbo c'era chi dubitava dell'onestà dell'italiano: "Quando Sinner ha vinto contro Rune, è stato un sollievo. Ricordo bene quella sera. Mentre giocavano abbiamo mangiato una pizza fuori, io controllavo il punteggio. Dopo il primo set ero contento, poi una volta entrato in camera sono iniziati i guai. Qualcuno del team diceva che forse Sinner non ci avrebbe provato al 100%, essendo già in semifinale. Ma in quel match ha dimostrato di essere competitivo e di voler vincere, come sempre accade quando giochi davanti al tuo pubblico. Ho avuto molta paura per la palla break non trasformata da Rune nel terzo set".
Poi parole di grande apprezzamento del vincitore di Wimbledon 2001 verso Sinner: "Sono un suo grande fan. Lo seguo da quando era junior, mi piace il suo tennis. Penso che sia migliorato molto nell’ultimo anno. Ora crede di poter vincere gli Slam, lo abbiamo visto anche in questa stagione: purtroppo a Wimbledon si è trovato Nole in semifinale. Penso che lui e Alcaraz saranno il futuro del tennis".
E soprattutto un ringraziamento sincero per la sua sportività: "Vincendo contro Rune, Sinner ha dimostrato perché diventerà un campione. Grazie, Jannik: ti devo ringraziare per il tuo aiuto e per aver spinto Nole in semifinale. Dopo aver superato il girone, ero sicuro che Djokovic avrebbe vinto il torneo: quando il vero Novak entra in campo, nessuno può vincere".