La fantastica storia di Bopanna: non vinceva più una partita, a 43 anni ha vinto il suo primo Slam
Rohan Bopanna è entrato nella storia del tennis conquistando la finale maschile di doppio agli Australian Open, battendo insieme a Matthew Ebden, Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Per il tennista indiano è arrivato così il suo primo Slam a 43 anni d'età, prendendosi il primato e il record di numero uno più anziano di sempre. Mostrando un fisico tutt'altro che perfetto, Bopanna ha messo in campo esperienza e furbizia, strappando applausi ed esultando con il suo compagno di doppio, trascinando il pubblico australiano.
Bopanna è uno specialista del doppio, da sempre, e la sua presenza agli Australian Open non è stata una sorpresa assoluta: sorpresa è stato vederlo mietere vittorie di turno in turno, i fino ad approdare in finale dove è riuscito a stoppare il sogno del doppio azzurro, sfruttando la propria esperienza e le qualità del proprio compagno Ebden. Un exploit inatteso e improvviso che ha rilanciato l'indiano nel firmamento del tennis mondiale, nel primo Slam della stagione, mostrandosi in gran forma malgrado un fisico più che approssimativo.
Una forma che è figlia di sacrifici e resilienza perché in carriera Bopanna ha subito anche una serie lunghissima di infortuni. Rivederlo a 43 anni a certi livelli è diventata dimostrazione di una forza di volontà assoluta: una serie di operazioni nel tempo gli han tolto le cartilagini alle ginocchia, costringendolo a lunghe sedute di fisioterapia, stretching e yoga, che pratica quotidianamente. Oltre a immersioni in vasche di ghiaccio e altre cure costanti, limitando al massimo le proprie apparizioni: mirate e studiate, come quest'ultima in Australia. Per resistere nel tempo.
Un tempo dilatatosi oltre ogni previsione perché la storia sportiva del campione indiano è nota per il suo passato da doppista esperto, che in carriera ha giocato ben 61 Slam. E vincendone anche uno, il misto al Roland Garros insieme a Gabriella Dabrowski nel 2018. Poi solo amarezze, come accadde qualche anno prima, precisamente nel 2010 quando accarezzò il sogno più grande agli US Open, persi proprio in finale. In quell'edizione, però proprio Bopanna, insieme al pakistano Qureshi riuscì a prendersi comunque l'onore della scena, regalando ai gemelli Bryan lo Slam ma diventando un simbolo di esempio e di pace per aver saputo creare un doppio tra due tennisti di due Paesi (India e Pakistan) da sempre in conflitto tra loro.
Una bellissima storia lontana 14 anni fa, oggi rinnovata e rinverdita da un nuovo capitolo eccezionale. Firmato sempre Rohan Bopanna, il tennista senza tempo.