La fame di Nadal a 35 anni, vince e chiede un campo per allenarsi: è scontento di come ha giocato
Rafa Nadal ha iniziato gli Internazionali d'Italia 2022 vincendo agevolmente con John Isner, l'americano è stato piegato in due set. Ha avuto un momento di difficoltà il 13 volte vincitore del Roland Garros ma è riuscito a superarlo. Ma Nadal nonostante il netto successo non è rimasto molto soddisfatto del suo livello di gioco e dopo aver vinto è tornato in campo, ma non per giocare gli ottavi o un match di doppio. Rafa è tornato in campo per allenarsi! Per la gioia dei suoi tifosi che hanno avuto modo di rivederlo a Roma.
L'esordio di Nadal era molto atteso, a Roma è di casa, ama l'Italia, ed è anche il campione in carica. Un anno fa in una bella finale vinse in tre set con Djokovic. L'infortunio alla costola lo ha tenuto fuori per un mese abbondante, non si è allenato, ha saltato Montecarlo e Barcellona e al rientro a Madrid ha faticato per battere Goffin e ha perso nei quarti con Alcaraz. Ha bisogno di partite e di vittorie Nadal, che non ha avuto l'avversario migliore possibile all'esordio nei sedicesimi di Roma. Perché John Isner è un bombardiere, non ti fa palleggiare e ha un gioco da dentro o fuori.
Non è molto a suo agio sulla terra, ma sul 3-3 nel primo set l'americano si è procurato due palle break, le ha mancate e in quel momento è uscito dal campo (in senso figurato). Dal 3-3 si è passato velocemente al 6-3 6-1. Novantasei minuti in campo per lo spagnolo che domani affronterà Shapovalov, che un anno fa sempre agli ottavi andò veramente a un passo dal successo contro Nadal.
Finita la partita l'ex numero 1 del mondo (che lunedì ha celebrato l'800esima settimana nella top 5 ATP) ha rilasciato un'intervista veloce a Sky, parlando con Volandri si è quasi scusato dicendo che avrebbe voluto parlare di più, ma voleva allenarsi. Una scelta che non deve certo stupire, perché non è nuova per Nadal, ma che certo si fa notare e che va sottolineata perché se si vince così tanto (91 titoli, 21 Slam) c'è più di un motivo.
Il perfezionismo di Nadal non è unico, ma è raro. E non avendo ottenuto le risposte che voleva lo spagnolo ha deciso di rimettersi in campo, un allenamento dopo una partita vinta, per migliorare le proprie sensazioni, per colpire ancora la pallina, come ha fatto miliardi di volte, ma non è mai abbastanza nemmeno se sei un fenomeno della racchetta che da diciassette anni è nella top ten del tennis mondiale.