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La dura denuncia di Simona Halep, sospesa per doping da ottobre: “Non mi permettono di difendermi”

Lo scorso ottobre Simona Halep è risultata positiva ad un test anti doping ed è stata sospesa in via provvisoria. Da allora sono state rinviate 2 udienze, le sue note difensive non sono mai state accettate dall’ITF: “Voglio solo essere giudicata perché so di essere innocente, ma me lo vietano”
A cura di Alessio Pediglieri
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Simona Halep è stata provvisoriamente sospesa nell'ottobre 2022 dopo che è stato comunicato che era risultata positiva ad sostanza vietata a seguito di un controllo antidoping, il roxadustat. La campionessa rumena, che vanta due prove del Grande Slam ed ex numero 1 al mondo, è tornata a parlare del suo difficile momento, affermando di avere nuove prove per dimostrare la sua innocenza. Denunciando che le è stato negato il diritto di essere ascoltata da un tribunale indipendente. L'ultima speranza è che l'udienza che può discolparla del tutto, possa avere luogo alla fine di maggio, per permetterle di essere giudica innocente e tornare a giocare.

A più di sei mesi dalla sospensione provvisoria per essere risultata positiva alla sostanza vietata del roxadustat, Simona Halep ha voluto interrompere il proprio silenzio, attraverso un'intervista in esclusiva rilasciata a Tennis Majors, in cui ha mosso precise accuse di fronte alle quali si attendono eventuali risposte da parte della International Tennis Federation e delle commissioni anti doping. Il motivo principale, è l'enorme lasso di tempo che sta trascorrendo dall'esito dei test e l'eventuale sentenza: "Volevo restare in silenzio finché il caso non fosse stato risolto ma ora sento il bisogno di parlare ad alta voce perché voglio davvero sapere come mai ci vuole così tanto tempo per avere una risposta definitiva".

Simona Halep ha vinto due Grande Slam: l'Open di Francia 2018 e il torneo di Wimbledon 2019
Simona Halep ha vinto due Grande Slam: l'Open di Francia 2018 e il torneo di Wimbledon 2019

Halep ha 31 anni e un'assenza così prolungata dai campi da tennis si sta trasformando in una sentenza d'addio anticipato alla disciplina: "Alla mia età è davvero difficile perdere giorni, settimane e mesi. Quando il tempo passa così, è più difficile tornare. Lo stress è enorme, ho cercato di mantenere la calma e in realtà mi sento fiduciosa perché so di essere pulita. Tuttavia è stato uno shock perché non sapevo come gestire la situazione. Non sapevo nemmeno cosa fosse il roxadustat"

Sono sempre stata attenta a controllare tutti i componenti degli integratori, ho chiesto agli esperti di spiegarmi come possa essere successo: hanno scoperto che c'era una contaminazione, una contaminazione da integratori, ed è per questo che la quantità era così bassa nel mio corpo. Una contaminazione è quando qualcuno prende un integratore autorizzato, ma l'azienda che lo vende commette un errore e c'è una quantità molto bassa di sostanza che non dovrebbe essere lì.

Fin qui la ricostruzione dei fatti e della realtà attuale, cui si aggiunge però anche l'assurda vicenda del silenzio attorno al suo caso in cui non è mai stata ascoltata dalla Federtennis internazionale in questi mesi, alla quale ha mandato anche le prove che potevano dimostrare la sua innocenza: "Ho inviato a dicembre le prove ma l'ITF le ha rifiutate e così l'unica possibilità ora è che questo caso deve essere risolto in tribunale dove posso presentare tutte le prove della contaminazione che ha prodotto il test positivo"

L'udienza del 28 febbraio non è avvenuta perché l'ITF ha richiesto più tempo per eseguire ulteriori test. Anche se ci stavo guardando, l'udienza è stata rinviata al 24 marzo, anche questa annullata malgrado non fossi d'accordo perché, come dice la legge, un giocatore sospeso provvisoriamente ha diritto a un'udienza accelerata. Così ho chiesto all'ITF di revocare la mia sanzione per poter giocare, ma anche loro l'hanno rifiutata. Ad ottobre mi era stato comunicato che il mio test delle urine ad agosto era positivo. Da allora, ho fatto 10 test di fila e tutti erano negativi, ed era sangue e urina allo stesso tempo.

Un incubo ad occhi aperti che potrebbe concludersi a fine maggio, visto che è stata fissata una nuova data per l'udienza, al 28 del mese sempre con il rischio concreto che l'ITF l'annulli nuovamente: "Sono passati sette mesi da quando sono stata sospesa… non sto chiedendo un trattamento speciale. Chiedo solo di essere giudicata ma non capisco quanto tempo ci voglia ancora

Ho sentito il sostegno delle persone, di tutti. Mi ha fatto sentire più forte per tornare e lavorare di più per raggiungere il livello a cui ero prima, e anche più in alto. Ci sto lavorando. Voglio davvero tornare al tennis e giocare ai massimi livelli. Ho continuato a giocare anche se non è stato facile rimanere concentrata. Il tennis è sempre stato la mia vita e credo fermamente che se lavoro duro, posso tornare a giocare ai massimi livelli.

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