Kyrgios si sbilancia mentre guarda Berrettini-Alcaraz: “Sembra che ho ragione”. Ma sbaglia tutto
A Nick Kyrgios viene un pensiero stupendo e lo condivide a bruciapelo sui social network, in tempo reale, senza pensarci nemmeno tanto. Vede Matteo Berrettini in grande forma, che parte forte contro Carlos Alcaraz, e si lascia andare a una considerazione entusiastica. Il match è lungo, l'esuberanza del tennista romano è incoraggiante, lascia intendere che sarà dura anche per il numero uno al mondo batterlo.
"The Hammer" resterà in partita finché ne avrà, finché potrà meritando la standing ovation del Campo Centrale e dell'avversario. Abbastanza da ricevere l'incoraggiamento e l'investitura ufficiale da parte dell'australiano: "Sono convinto che in questo momento l'unica persona in grado di mettere in difficoltà oppure battere Djokovic sull'erba sia Berrettini".
L'incipit della riflessione è dirompente, ha l'effetto di un terremoto quando aggiunge la seconda parte e chiarisce meglio il concetto: "Sull'erba serve una bomba (Kyrgios si riferisce al servizio, ndr) per conquistare punti free". Free nel senso liberi da scambi faticosi, cotti e mangiati.
Berrettini sta meglio, è salito di condizione, ha ritrovato fiducia, sente di poter dare tutto in una sfida così difficile dalla quale uscirà sconfitto ma non gli farà male. Anzi, la consapevolezza di aver tenuto testa a un avversario in questo momento in cima al Ranking Atp è la dimostrazione che cercava: può restare su livelli alti di competitività, può ancora sognare.
Kyrgios osserva, gli vede vincere il primo set 6-3 e, sull'onda del compiacimento personale, si abbandona a un altro commento sulla falsariga del primo. Anzi, in questo caso si spinge un po' più oltre definendo Alcaraz "sfavorito" rispetto all'italiano a giudicare dall'andamento dell'incontro. Eppure la sfida era appena iniziata ma l'australiano aveva già un carico di certezze: "Sembra che la mia sensazione non sia sbagliata. Alcaraz è un ‘under dog' (sfavorito) in questa partita", ha scritto in un nuovo messaggio.
Le cose, però, sono andate diversamente. Dal secondo set in poi Alcaraz ha preso le redini dell'incontro e non le ha lasciate più: ha alzato il ritmo e l'intensità delle giocate, eroso le ambizioni dell'avversario e guadagnato il passaggio del turno ai quarti che giocherà contro Rune. "Alcaraz ti mette nelle condizioni di essere sempre al limite di tutto – le parole di Berrettini al termine dell'incontro -. Dopo Djokovic è il miglior risponditore del circuito". La chiosa è sulla prestazione e sul match: "Credo che il livello sia stato molto alto in questa partita, forse potevo fare qualcosina meglio, ma non mi rimprovero nulla". E Kyrgios muto.