Kyrgios show contro Medvedev, ne combina di tutti i colori ma vince: “Sembrerò un idiota”
È fortissimo e folle. Da Nick Kyrgios puoi aspettarti di tutto. Che rischi di essere squalificato per un gesto di stizza ingenuo (tira una palla contro il muro e quasi rischia di colpire uno spettatore in tribuna alle sue spalle). Che batta il numero uno al mondo Daniil Medvedev, lo elimini dall'US Open dopo una partita pazza e spettacolare, durata circa 3 ore e quattro set (7-6, 3-6, 6-3, 6-2), nella quale ha brillato come un diamante giocando ad alti livelli ma lasciandosi trascinare (al solito) dal lato oscuro della forza col rischio di rovinare tutto.
Che a un certo punto si metta a urlare con il suo staff perché "c…o non mi dite come devo servire!" provocando la reazione stizzita dell'avversario che minaccia: "Se continua così me ne vado dal campo". Che ingaggi un'amichevole chiacchierata come fosse al bar con Patrick McEnroe (fratello dell'ex campione, John), a bordo campo nei panni di opinionista, per discutere di un errore assurdo commesso violando in maniera palese il regolamento, sprecando un punto che era già suo e un break-point. "Ha appena trovato il modo più stupido che abbia mai visto per perderlo… mio Dio", è stata la reazione del giornalista Ben Rothenberg su Twitter.
"Sembrerò un idiota", ha detto Kyrgios a caldo mentre ha davanti agli occhi quell'incredibile gesto. Gli è andata bene, l'allineamento dei pianeti era dalla sua parte. È forse questo l'istantanea del match che meglio fotografa cosa sono state la partita dell'australiano e di Medvedev, che ha sporcato il suo tennis con qualche errore di troppo e ceduto per la seconda volta nel giro di un mese (era successo anche a Montreal) a un avversario capace di mandarlo in crisi. Anzi, in campo il copione è sembrato capovolto e il numero uno al mondo fosse ‘crazy' Nick col russo in balia dei colpi (pure di testa) dell'avversario.
In equilibrio sulla pazzia. La carriera di Kyrgios è così, ha le ali per volare ma quando arriva a grandi altezze soffre di vertigini. E così gli capita che per pochi millimetri annulli un set point, per altrettanti se la cavi evitando una squalifica per una palla scagliata verso la balaustra. Un po' più su e avrebbe centrato uno spettatore.
Ma mica è finita qui? E no, Nick ha raggiunto il punto più alto (e più basso) della sua gloriosa giornata quando dimentica che la palla deve rimbalzare almeno una volta prima che il punto possa essere considerato finito e la va a colpire al volo nel campo dell’avversario… Fa invasione, Medvedev e lo stesso arbitro non credono ai loro occhi. Nemmeno Kyrgios crede ai suoi. Quando ci pensa fa un sorriso da simpatica canaglia.