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Kyrgios sepolto sotto 36 ace da Perricard: il ritorno in singolare dopo un anno e mezzo è una sconfitta

Dopo un anno e mezzo di assenza in seguito all’operazione al polso, Nick Kyrgios è tornato a giocare un match di singolare, perdendo al primo turno di Brisbane contro il bombardiere francese Perricard.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dopo essere tornato in campo in seguito alla lunga assenza di un anno e mezzo per l'operazione al polso, giocando e vincendo il doppio assieme a Novak Djokovic, Nick Kyrgios ha esordito anche in singolare nell'ATP 250 di Brisbane, ma è stato sconfitto dal bombardiere francese Giovanni Mpetshi Perricard, che lo ha sepolto sotto una gragnuola di ace, ben 36. Il match è stato molto tirato, due ore e mezza di gioco, con tie-break in tutti e tre i set: 7-6(2)/6-7(4)/7-6(3) il punteggio finale a favore del 21enne di Lione, giocatore in grande ascesa, attuale numero 31 al mondo.

Kyrgios battuto al tie-break del terzo set da Perricard al suo rientro dopo un anno e mezzo

Kyrgios ha tenuto botta, sospinto dal pubblico di casa, arrivando – comprensibilmente, vista l'assenza prolungata da impegni agonistici – un po' svuotato al tie-break del set decisivo. Non male comunque il suo rientro, dopo che negli ultimi due anni, tra problemi al ginocchio e al polso, il 29enne australiano aveva giocato un solo match a Stoccarda nel 2023, facendo notizia solo per i suoi attacchi durissimi a Jannik Sinner, per l'assoluzione del campione azzurro dopo la positività al clostebol.

Al di là del match parecchio equilibrato tra i due (oltre al punteggio finale, dice molto al riguardo anche il bilancio totale dei punti, solo 4 in più per Perricard rispetto a Kyrgios, 111 a 107), difficile trarre molte altre indicazioni sull'attuale competitività di Nick, vista la brevità degli scambi giocati nell'incontro, alla luce delle caratteristiche simili dei due eccezionali battitori (l'australiano ha messo a segno dal canto suo 15 ace).

Adesso Kyrgios è atteso all'appuntamento per cui si è allenato dannatamente negli ultimi mesi e dove pagherebbe di tasca sua per fare bene, l'Australian Open. Il tennista di Canberra ha detto di sperare di incontrare il suo ‘nemico' Sinner, per trasformare il centrale di Melbourne in una bolgia, ma conoscendo Jannik non ci perderà il sonno…

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