Kyrgios non aspettava altro: attacco durissimo a Sinner e sospetti sull’onestà del TAS
Nick Kyrgios era lì acquattato nell'ombra e non aspettava altro per gettare ancora fango su Jannik Sinner alla prima occasione utile. Il 29enne tennista australiano si era distinto – fin dall'inizio della vicenda doping che ha coinvolto l'altoatesino – come suo principale accusatore e propugnatore della tesi colpevolista, lamentando in primis una disparità di trattamento con gli altri tennisti trovati positivi e che erano stati subito sospesi (a differenza di Sinner che aveva continuato a giocare dopo la doppia positività al Clostebol di marzo), e poi ironizzando senza mezzi termini sulla contaminazione involontaria da pomata che ha fatto assolvere completamente Jannik dall'ITIA ad agosto. Il ricorso al TAS annunciato oggi dalla WADA con annessa "richiesta di squalifica per uno o due anni" ha fatto scatenare Kyrgios con un paio di interventi social molto pesanti.
Il nuovo attacco di Nick Kyrgios a Jannik Sinner
"Forse non è così innocente dopo tutto", ha scritto Kyrgios in una storia su Instagram che ripostava la notizia del ricorso al TAS dell'Agenzia Internazionale Antidoping, accompagnando il commento con un "hahahaha" che diceva tutto sul suo stato d'animo nell'apprendere i nuovi problemi che si profilano per il numero uno al mondo, che dovrà convivere ancora nei prossimi mesi con lo spettro di una possibile squalifica qualora il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna dia ragione all'istanza della WADA, che vuole che sia cancellata la sentenza che riconosceva a Sinner l'assoluta mancanza di "colpa o negligenza" nell'assunzione del Clostebol via pomata.
I sospetti di Kyrgios sul TAS: "Spero che non gli importi che Sinner sia il numero uno e abbia soldi"
Ancora più pesante l'altro intervento social di Kyrgios, che ha postato un ulteriore commento sotto la notizia data da Eurosport su Instagram, gettando sospetti sull'onestà del TAS quando sarà chiamato a pronunciarsi sul caso Sinner.
L'australiano teme che la posizione e il denaro a disposizione dell'italiano possano avere un ruolo nella vicenda: "Spero che alle persone che gestiscono questa cosa non importi che lui sia il numero uno e abbia soldi", ha scritto l'australiano, anche qua aggiungendo una sonora risata. Un Kyrgios ormai senza più freni nella sua faida col 23enne campione azzurro.