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Kyrgios ha il fuoco dentro, vuole tornare a giocare solo per un motivo: “Così zittirò la gente”

Nick Kyrgios ha annunciato di essere pronto per tornare a giocare a tennis e lo ha fatto alla sua maniera, ripercorrendo il passato. Ha un solo obiettivo.
A cura di Marco Beltrami
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Nick Kyrgios vuole tornare a far parlare di sé per il suo tennis, e non per il suo modo decisamente oltre le righe di lavorare come commentatore soffermandosi in particolare sul caso Sinner. Il tennista australiano ha confermato di essere pronto per riprendere la racchetta in mano dopo quasi due anni di stop. Ha il fuoco dentro il classe 1995 che ha un unico obiettivo: quello di vincere lo Slam.

Kyrgios conferma il ritorno al tennis giocato e gonfia il petto

Intervenuto infatti a Code Sports, Kyrgios che ha dovuto fare i conti con molteplici guai fisici come in primis gli infortuni al polso e al ginocchio, ha ribadito: "Voglio tornare a giocare perché c'è qualcosa che mi tiene vivo e vicino al gioco". Da dove ripartire? Dai suoi risultati, per cui Kyrgios gonfia il petto: "Ho battuto praticamente ogni persona che mi è stata messa davanti, sono arrivato in finale in uno Slam (a Wimbledon dove perse da Djokovic, ndr), ho vinto un titolo di doppio in uno Slam (con Kokkinakis agli Australian Open, ndr), ho vinto più titoli e ho guadagnato tanti soldi". 

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L'obiettivo di Kyrgios per il ritorno in campo nel tennis

Insomma profilo tutt'altro che basso per Nick Kyrgios che ha vissuto non poche difficoltà, tornando momentaneamente in campo a giugno 2023 a Stoccarda, prima di rifermarsi ai box. L'obiettivo potrebbero essere gli Australian Open 2025, e l'aussie che ha dovuto fare i conti con non poche critiche per il suo modo di giocare particolare e per il suo modo di vivere lo sport, vuole zittire tutti: "Credo che l'unica cosa che ora è nel mio mirino sia un torneo slam. Penso che sarà l'unica cosa che metterà a tacere la gente alla fine. Questa sarà la mia motivazione profonda".

Insomma una risposta diretta a chi lo considera ormai sul viale del tramonto, e lontano dal gioco: "Sono ben lungi dall'essere finito, per essere onesto. Sono nelle fasi finali della mia carriera, ma mi mancano ancora uno o due anni… Mi sento estremamente bene. Adesso mi alleno per circa tre ore al giorno. Il mio polso dopo l'operazione è completamente guarito e mi sento motivato. Non voglio pensare al ritiro, ma allo stesso tempo capisco che sta per finire. Non penso che sarà mai facile".

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