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Kyrgios getta fango su Sinner: “Una crema, sì, ridicolo”. E chiede una punizione durissima

Kyrgios pesantissimo dopo il caso Sinner, scagionato dopo la positività al doping. Il tennista australiano chiede una stangata per il numero uno al mondo.
A cura di Marco Beltrami
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Jannik Sinner è stato scagionato dopo la positività al Clostebol rilevata lo scorso aprile durante il torneo di Indian Wells. L'assunzione della sostanza è stata del tutto involontaria, come spiegato nella nota ufficiale dell'ITIA, e dovuta ad una leggerezza del suo fisioterapista e preparatore. C'è però chi non riesce proprio a mandare giù questa storia, ma chiede anzi una stangata per il numero uno al mondo. Si tratta di un collega di Sinner, ovvero Nick Kyrgios, che non è l'unico a pensarla così.

Kyrgios all'attacco dopo la positività di Sinner, poi scagionato

Il tennista australiano, attualmente più attivo sui social e in TV a causa dell'infortunio che lo sta tenendo lontano dai campi, su X ci è andato giù durissimo. Le sue parole sul caso Sinner, contro il quale ha perso l'unico precedente giocato, sono destinate a far discutere: "Ridicolo, che sia stato accidentale o pianificato. Ti hanno fatto fare due test con una sostanza (steroide) proibita… dovresti stare via per 2 anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi… Sì, carino".

La lunga squalifica chiesta da Kyrgios per Sinner

Insomma Kyrgios, oltre a sembrare scettico sulla versione della pomata usata dal fisioterapista per curarsi una ferita e poi trasferita durante i massaggi a Sinner, vorrebbe una squalifica esemplare per il giocatore azzurro. Quest'ultimo invece paga solo la responsabilità oggettiva legata all'operato dei due componenti del suo team, con la decurtazione dei punti e del montepremi incassato a Indian Wells.

Kyrgios poi rispondendo ad alcuni utenti ha rincarato la dose: "Accidentale? Credi davvero che il fisioterapista abbia spalmato la crema fisioterapica su un taglio che gli ha fatto fallire 2 test sugli steroidi anabolizzanti. Bene, a questo punto, i giocatori che sbroccano vengono puniti più duramente dei giocatori che prendono steroidi".

Anche Shapovalov molto critico sul caso Sinner

Sulla stessa lunghezza d'onda anche un altro giocatore, il canadese Shapovalov che ha sottolineato quella che a suo dire sarebbe una disparità di trattamento tra i giocatori fermati dopo la positività al doping e Sinner che ha comunque potuto giocare fino al verdetto dell'innocenza: "Differenti regole per differenti giocatori. Non riesco a immaginare cosa stiano provando in questo momento tutti gli altri giocatori che sono stati squalificati per sostanze contaminate".

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