Kyrgios attacca Sinner con illazioni gravissime: “Clostebol usato per coprire un ciclo di doping”
Nick Kyrgios continua la sua guerra personale con Jannik Sinner e ancora una volta lo attacca, ma stavolta il tennista australiano alza e non di poco l'asticella. Kyrgios su ‘X' ha ripostato un tweet nel quale viene affermato che il Clostebol, la famosa pomata che ha portato alla positività di Sinner (poi assolto), sia stato usato per coprire un ciclo pesante di doping.
Kyrgios condivide un post durissimo nei confronti di Sinner
Un altro capitolo della guerra a distanza tra Kyrgios e Sinner è andato in atto sui social. Guerra che alimenta solo il tennista australiano che, in attesa di tornare alle gare dopo una lunga inattività, continua a bersagliare il numero 1 della classifica ATP, assolto con formula piena dall'ITIA per il caso Clostebol.
Kyrgios non riesce a passare su e approfitta di un tweet di una utente, tale Laure Reevi che condividendo uno status di Sky Sport – che ricordava i titoli vinti dall'azzurro nel 2024 – ha pubblicato un'immagine e ha pubblicato un post velenosissimo: "Il Clostebol serve a mascherare cicli di doping pesante. Loro avevano lo spray nella borsa per avere un ALIBI. Nell'arco di 5 minuti loro hanno saputo della contaminazione. E andiamo!!!".
Parole durissime quella di questa utente, che tecnicamente rischia pure una querela per diffamazione da Sinner. Kyrgios ha ripostato quel tweet, lo ha fatto per alimentare la polemica, ha gettato ulteriore benzina sul fuoco e lo ha fatto anche scavando, perché l'australiano non segue Laura Reevi – che a guardare dall'immagine del profilo tifa Djokovic. Dunque il post quotidiano anti-Sinner l'australiano se l'è andato proprio a cercare.
Jannik attende ora l'esito del ricorso della WADA
La vicenda Clostebol è nota, notissima. Sinner era stato trovato positivo a un controllo antidoping effettuato nel torneo di Indian Wells, positività riscontrata anche pochi giorni dopo a Miami. Il processo è partito subito e nel mese di agosto si è arrivati alla conclusione. Sinner è stato assolto con formula piena.
La contaminazione, quella sì conclamata, c'è stata a causa di una pomata che il suo ex preparatore Giacomo Naldi aveva usato per sé stesso e che è andata a incunearsi durante una sessione di massaggi. Jannik è stato assolto, ma la Wada poche settimane fa ha presentato ricorso e ci sarà a medio termine un nuovo procedimento, che turba, naturalmente, il numero 1 al mondo, che sul campo è sempre implacabile.
