Khachanov e Davidovich Fokina litigano a fine partita: la stretta di mano produce quasi una rissa

Non è finita con la classica stretta di mano la partita dei quarti di finale del torneo di Barcellona tra Karen Khachanov e Alejandro Davidovich Fokina. I due hanno discusso e anche animatamente per più di qualche secondo nel momento del saluto. Scorie prodotte da un vivace scambio avvenuto già durante l'incontro, che ha visto il russo imporsi in due set con il punteggio di 6-4 7-5. Khachanov sabato sfiderà Holger Rune, che ha buttato fuori il campione in carica Casper Ruud.
Khachanov batte Davidovich ed è in semifinale
Da un lato un tennista che aveva vinto una manciata di partite prima di questo torneo, dall'altra uno che di partite ne aveva vinte tantissime, tanto da essere numero 8 nella Race. Il primo è Karen Khachanov, giocatore russo molto sottotono fino a qualche giorno fa, l'altro è Alejandro Davidovich Fokina, fresco semifinalista a Monte Carlo. Khachanov ha vinto in due set, un po' a sorpresa, e si è regalato la prima semifinale della stagione. Davidovich Fokina ha tanti rimpianti, in primis perché giocava in casa e poi perché nel secondo set era avanti 5-2 (e 0-30 sul servizio del russo).
Discussione vera tra Khachanov e Davidovich Fokina
Quando la partita finisce vola qualche parola di troppo. Khachanov esulta senza sfrenarsi, Davidovich è rapido, vuole cancellare tutto, si pone nella metà campo del rivale e gli porge la mano, ma gli dice pure qualcosa. Vola una parola, poi un'altra. Il russo non si trattiene e ne nasce una discussione molto animata, concitata che dura una trentina di secondi. Poi una pacca e via. Uno di qua e uno di là. Con il pubblico che fischia.

Le parole di Khachanov sulla lite con Davidovich a Barcellona
Pare che Davidovich Fokina non abbia gradito un'esultanza scomposta del russo, che ha celebrato un punto vinto grazie all'aiuto del nastro. Khachanov ha provato a spiegarsi, ma lo spagnolo non ha sentito ragione. Successivamente in conferenza stampa ha smorzato la polemica: "A volte, diciamo, nel vivo della battaglia, i giocatori si innervosiscono un po'. Alla fine, sono qui per combattere lealmente e abbiamo risolto la situazione. Non ho alcun problema con lui, a dire il vero. Ci siamo detti delle cose prima, ma dopo ci siamo stretti la mano da uomini e basta, è finita".