Jasmine Paolini si lascia scappare qualcosa a Indian Wells: “Meno male che non parliamo italiano”

Jasmine Paolini e Lorenzo Musetti non sono riusciti ad andare oltre la prima partita nel torneo di doppio della Eisenhower Cup, ma hanno conquistato senza dubbio il premio della simpatia. Ancor prima di scendere in campo, ci ha pensato la tennista italiana a far sorridere tutti lasciandosi scappare una esclamazione un po' troppo colorita in occasione della sfida con i rivali per decidere chi avrebbe battuto per primo.
Musetti e Paolini in doppio all'Eisenhower Cup, Jasmine si lascia scappare una parolaccia
Questa competizione a coppie ha fatto da antipasto al Masters 1000 di Indian Wells e ha visto protagonisti anche i due giocatori azzurri. Esordio contro i polacchi Hurkacz e Swiatek, con particolare confronto a "sasso, carta e forbici" per decidere servizio e campo. Paolini che ha optato per le forbici, è stata battuta dal sasso di Hurkacz e ha reagito spontaneamente con quella che è sembrata una parolaccia. Subita accortasi della gaffe, Jasmine si è coperta la bocca, così come alcuni dei presenti.
Esilarante poi la reazione di Musetti che si è messo a ridere, con una scena davvero simpatica. La scena è stata commentata sui canali ufficiali con le parole del presentatore: "Meno male che non parliamo italiano". I due hanno sicuramente vinto il premio della simpatia, anche se le cose in campo nella sfida al meglio del tie-break a dieci punti e eliminazione diretta non sono andate per il meglio. Sono stati infatti i polacchi ad avanzare nel torneo che ha visto trionfare Rybakina e Fritz.
La sconfitta all'esordio è stata ampiamente digerita da Paolini e Musetti, che si sono ampiamente divertiti. Atmosfera molto rilassata anche a giudicare dalle dichiarazioni post match. Lorenzo infatti, tra il serio e il faceto ha commentato così l'esperienza condivisa con Jasmine: "Sono davvero felice e orgoglioso di condividere il campo con una leggenda come Jasmine. Non abbiamo vinto. Ma siamo i primi perdenti di stasera. Quindi almeno siamo i primi in qualcosa".