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Sinner prosciolto dalle accuse di doping, la Wada non fa ricorso: cosa succede ora

L’Agenzia Internazionale Antidoping (WADA) non ha presentato alcun ricorso contro l’assoluzione di Jannik Sinner per il caso Clostebol. Si chiude ufficialmente la vicenda.
A cura di Marco Beltrami
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Nessun ricorso da parte della WADA, l’Agenzia Internazionale Antidoping (WADA), contro la sentenza di assoluzione di Jannik Sinner per il caso Clostebol. Si chiude dunque definitivamente la vicenda nata dalla doppia positività del tennista numero uno al mondo nella scorsa primavera. Al Corriere della Sera il TAS, ha confermato che non è stato presentato alcun appello sulla vicenda.

Sinner definitivamente assolto da ogni accusa di doping, la WADA non fa ricorso

La segreteria del Tribunale Arbitrale internazionale dello Sport ha specificato che alla scadenza dei termini per il possibile ricorso, non è stata presentata alcuna documentazione da parte della WADA. Non è stata dunque impugnata la sentenza dell'ITIA, International Tennis Integrity Agency, che lo scorso 19 agosto scagionò totalmente Jannik Sinner dalle accuse di doping per la doppia positività al Clostebol.

Perchè Wada non fa ricorso: cosa è successo

La WADA dunque non si è opposta alla sentenza del tribunale indipendente, che aveva fatto riferimento anche ad esponenti della stessa agenzia anti-doping. Gli stessi infatti avevano spiegato come fosse stata accettata, in quanto assolutamente attendibile, la versione dei fatti offerta da Sinner e dai componenti del suo team. Una contaminazione involontaria figlia di una leggerezza commessa dal preparatore atletico e dal fisioterapista (dai quali poi si è separato) che aveva massaggiato il tennista senza guanti, dopo aver curato una ferita al dito con un medicinale contenente Clostebol.

Tra l'altro nella stessa sentenza, c'è un passaggio che spiega in modo perfetto cosa ha portato all'assoluzione. Questo il parere del Professor David Cowan: "Anche se la somministrazione fosse stata intenzionale, le piccole quantità che probabilmente sono state somministrate non avrebbero avuto alcun effetto dopante o di miglioramento delle prestazioni rilevante sul giocatore".

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Sinner dopo la fine del caso Clostebol, gli scenari

Jannik Sinner non ha mai avuto dubbi sul suo comportamento, anche se per dirla alla Bortolotti (tennista che ha vissuto una vicenda analoga), la pressione anche mediatica è stata enorme. Ecco perché il mancato ricorso di WADA, fa tirare finalmente un sospiro di sollievo che arriva poche ore dopo dal trionfo agli US Open. Definitivamente tramontato, dunque anche il rischio di una possibile squalifica di pochi mesi per il tennista che chiude questa vicenda nel migliore dei modi.

Alla fine dunque ha solo pagato la responsabilità oggettiva per il comportamento di Naldi e Ferrara, con la decurtazione dei punti conquistati a Indian Wells, con la restituzione anche del premio. Una situazione che non gli ha impedito di blindare il primo posto nel ranking ATP. Quello che è certo è che si è chiuso un brutto capitolo per Sinner, bravo a giocare e vincere con un pensiero extra-campo destabilizzante.

Il precedente caso Clostebol, che ha fatto scuola

Confermato dunque il modus operandi di WADA di fronte ai tantissimi casi inerenti al Clostebol. L'agenzia si mostra in linea con la decisione dei tribunali indipendenti, non solo sul tennis ma anche su altri sport. Un precedente fondamentale è stato per esempio quello del nuotatore brasiliano Gabriel da Silva Santos, che vide la sua pena cancellata completamente.

Anche lui fu trovato positivo alla sostanza in questione giustificando il tutto, con l'aver dormito in un letto della casa di suo fratello, con quest'ultimo che aveva utilizzato in precedenza il Clostebol. Santos, spiegò di non aver visto il prodotto in circolazione con lo stesso chiuso in un cassetto. Come riportato dal Corriere dunque il principio alla base dell'assoluzione è che "si può avere confidenza totale nei propri familiari o nel proprio staff più ristretto, ritenendosi al sicuro dai rischi". E così è stato anche per Sinner tra l'altro, con la ricostruzione dei suoi avvocati ritenuta in linea con questo.

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