Jannik Sinner immagina una cena romantica con la sua fidanzata: “Cucinerei pasta col pomodoro”
Jannik Sinner ha ripreso gli allenamenti dopo aver staccato per qualche giorno dopo l'eliminazione in semifinale al Roland Garros. Giorni in cui è tornato a casa a Sesto accolto come il figlio prediletto e poi si è recato a Roma per gli esami all'Istituto di Medicina e Scienza dello Sport in vista delle prossime Olimpiadi. "Sembra che sto molto bene", ha detto il numero uno del tennis mondiale, prima di riprendere in mano la racchetta cambiando superficie. L'erba di Halle è l'antipasto di Wimbledon. Ed a proposito di cibo, a Sinner è stato chiesto "che cosa cucinerebbe per una cena romantica", ovviamente con la sua nuova fidanzata e collega Anna Kalinskaya.
Jannik Sinner, pasta e dolce fatti con le sue mani per Anna Kalinskaya
La domanda è stata rivolta da Tennis Channel a più di un/una tennista e Jannik è stato tra i pochi che ha risposto con le cose che davvero sarebbe in grado di preparare. "Ordinerei con Uber Eats, perché non so cucinare" ha risposto ridendo Andrey Rublev, imitato da Ons Jabeur: "Avete scelto la cuoca sbagliata…".
Quando è toccato a Sinner, è riemersa la sua abilità ai fornelli, essendo cresciuto con un padre cuoco: "Cucinerei pasta col pomodoro… o qualcos'altro col pomodoro". Poi si è passati al dolce ed anche lì il 22enne altoatesino non si è risparmiato: "Ero solito fare molti dessert quando ero giovane, mio padre è cuoco, dunque mi ha insegnato un po'… preparerei un tiramisù o qualcosa del genere". Insomma Anna sa che se fuori piove, si può tranquillamente restare a casa che tanto c'è Jannik capace di cucinare prelibatezze…
Papà Hanspeter gli ha insegnato bene, al punto che quando non segue il figlio in giro per il mondo in veste di cuoco del suo team, è lo stesso Sinner a mettersi ai fornelli, come ha raccontato l'anno scorso durante il torneo di Wimbledon, svelando la sua routine prepartita: "In genere cucino io la sera prima del match, ormai è un'abitudine. La pasta al pomodoro porta abbastanza bene". Ed allora perché non riproporla anche per una serata galante: del resto più Made in Italy di così…
