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ATP Finals Torino 2024: news sul torneo di tennis

Jannik Sinner ha trovato una sorpresa negativa alle ATP Finals di Torino: “Il campo è diverso”

Jannik Sinner si sta preparando per giocare le ATP Finals di Torino, dove troverà un terreno più lento rispetto a quello dello scorso anno. Sinner non se ne è lamentato, ma qualcosa cambierà per i tennisti in campo nelle Finals.
A cura di Alessio Morra
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Jannik Sinner è già da qualche giorno a Torino, dove si appresta a disputare le ATP Finals 2024, l'appuntamento che chiude la stagione del tennis e che lo vede nettamente favorito. Sinner non ha mai vinto un torneo in Italia, cercherà di farlo per chiudere in bellezza una stagione che è già memorabile. Quando però è giunto sul campo dell'Inalpi Arena ha trovato una piccola sorpresa, perché il campo è più lento rispetto a quello del 2023.

Gli allenamenti di Sinner con Budkov Kjaer e Fritz

Sinner è il grande favorito delle ATP Finals, è a Torino da domenica scorsa e spera di rimanere due settimane, fino al 17 quando si chiuderà il torneo. In attesa del sorteggio, Jannik ha preso confidenza con la superficie, lo ha fatto allenandosi a inizio settimana con il diciottenne norvegese Nicolai Budkov Kjaer, numero uno della classifica Junior e vincitore di Wimbledon juniores lo scorso luglio, al Training Center del Circolo della Stampa Sporting, su un campo identico a quello dell'Inalpi Arena, che ospiterà per il quarto anno consecutivo il torneo che un tempo era chiamato ‘Masters'.

Poi Sinner ha testato anche il campo vero quello che calcherà almeno in tre occasioni, ma si spera in cinque come nel 2023 (quando giunse in finale). L'azzurro ha disputato un allenamento con Taylor Fritz, numero 5 della classifica ATP e suo avversario nella finale degli US Open. Di quell'allenamento sono sbucati online anche alcuni video.

Cosa cambia per Sinner con una superficie più lenta alle ATP Finals

Del campo, che è più lento del 2023, Sinner ne ha parlato a margine di un evento e a precisa domanda ha risposto: "Ancora ci stiamo abituando, il campo è diverso dall’anno scorso, un po’ più lento. Adesso c’è ancora qualche giorno per arrivare al top per la prima partita". Concetto ribadito poi parlando a Sky: "Mi sto abituando a un campo un po' più lento rispetto al passato. Ci alleniamo per trovare il giusto ritmo per disputare un buon torneo".

Ma cosa cambia per Sinner con un campo più lento a Torino? Ovviamente cambia qualcosa. Se il campo, come detto dall'azzurro, è più lento, la pallina sarà meno veloce, questo va da sé, e offre meno rapidità ai colpi calzanti di Sinner, come di altri tennisti. Insomma non basterà un colpo o due per chiudere il punto e si potranno vedere scambi più lunghi o prolungati, insomma maggiore spettacolo, in teoria.

Anche se, al tempo stesso, il campo più lento non rappresenta certamente un danno enorme per Jannik che gioca bene su ogni superficie e non dovrebbe trovarsi su un tappeto ostile. Chiaro che un campo più lento sposterà qualcosa invece ad altri tennisti. Ne beneficerà leggermente Alcaraz, mentre non è una buona notizia per Fritz.

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