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Jannik Sinner da Miami loda Musetti: “Siamo diversi, ma potenzialmente è più forte di me”

Jannik Sinner dopo aver superato il secondo turno del torneo di Miami ha parlato anche di Lorenzo Musetti, l’altro grande talento emergente del tennis italiano. E Sinner in modo candido ha dichiarato che Musetti è più forte di lui: “Come giocatore è probabilmente migliore di me. Lui ha giocato tanto tennis. In generale siamo due giocatori molto diversi”.
A cura di Alessio Morra
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Sinner e Musetti sono il futuro del tennis italiano e mondiale. L’altoatesino è un po’ più avanti (ha anche un anno in più) ha già ottenuto eccellenti risultati, mentre il carrarese ad Acapulco ha mostrato tutto il suo talento ed è entrato nei primi 100 della classifica ATP. Sinner si è qualificato per il terzo turno del torneo 1000 di Miami, dove ha una grande chance di avanzare in tabellone. Ma intanto il numero 31 del mondo con grande sportività ha detto che Musetti è un grande talento e che probabilmente è il più forte tra i due.

Sinner è già al terzo turno di Miami

Sinner ha superato il secondo turno rapidamente, si è sbarazzatoin due set del francese Gaston e adesso se la vedrà con Khachanov, giocatore russo di buon livello ma molto incostante. I due si sono già sfidati in due occasioni recenti, il bilancio è in parità. L’occasione è grossa perché in caso di successo negli ottavi non ci sarebbe Zverev, testa di serie numero 3, ma uno tra Ymer e Ruusuvuori. E al terzo turno Sinner attende Fognini e Musetti, impegnati sabato.

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Musetti è potenzialmente più forte di me

Con grande signorilità l'altoatesino ha parlato di Musetti, ha ribadito che sono due giocatori con caratteristiche differenti, ma ha detto anche che Lorenzo è più forte di lui:

Siamo due giocatori molto diversi, sono felice di quello che sta facendo e gli faccio tanti complimenti. Fisicamente è sicuramente molto forte, tira forte, cambia benissimo la palla, cosa che io devo imparare a fare molto di più. Come giocatore, e come potenziale di gioco, probabilmente è migliore di me, per come gestisce la partita.

Io sto lavorando molto anche su quello, su come capire i momenti della partita. Lui ha giocato tanto tennis, si porta molto dietro dalla carriera junior, io ho iniziato a 13 anni e mezzo a giocare tutti i giorni, quindi ho ancora tanto da fare. Non ci siamo allenati insieme, mi piacerebbe molto, ma soprattutto mi piacerebbe giocare contro di lui in torneo, perché allenamento e partita sono due cose molto diverse.

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