Sinner e Piatti vicini alla separazione, il nuovo coach potrebbe essere Boris Becker
Sembravano un duo unitissimo. L'allievo e il maestro. Ma tra Jannik Sinner e Riccardo Piatti si è rotto qualcosa e in modo definitivo. L'ufficialità della separazione non c'è ancora, ma è ormai il segreto di Pulcinella. Il forte tennista italiano e il bravo tecnico comasco si separono. Un fulmine a ciel sereno. E chi segue il tennis non può non essere sorpreso da questa notizia, ma adesso è già tempo di voltare pagina e si pensa a chi potrebbe essere il nuovo allenatore di Sinner, che quest'anno vuole fare il salto di qualità e forse pensa di aver bisogno di un altro tipo di tecnico.
Sinner è un grande talento e nell'ultimo anno e mezzo ha fatto una serie di step di crescita incredibili, ha vent'anni ed è già uno dei più forti al mondo, è salito tanto in classifica grazie anche al grande lavoro di Piatti, un tecnico preparato che dopo aver allevato tanti ragazzi italiani negli anni '90 è stato al fianco di Ivan Ljubicic (diventano numero 3 del mondo e ora coach di Federer) e poi pure di Milos Raonic (che ha raggiunto una finale a Wimbledon). Il sogno del primo Slam vinto da tecnico Piatti lo stava coltivando con Sinner, ma a Melbourne qualcosa si è rotto. Rumors dicono che la goccia che ha fatto traboccare il vaso sia stato un battibecco nel match di terzo turno con il nipponico Taro Daniel. Jannik ha vinto quel match, ha superato un altro turno prima di perdere in tre set da Tsitsipas nei quarti.
Già ne corso degli Australian Open si parlava di un'aggiunta nello staff di Sinner, si erano fatti pure i nomi di John McEnroe e Maria Sharapova, probabile che quelle voci abbiano dato un po' di fastidio a Piatti, che comunque ha proseguito nel suo lavoro. Ora Jannik è fermo ai box perché a causa del contagio al Covid ha saltato Rotterdam e non giocherà nemmeno Marsiglia. E da casa ha deciso di cambiare. Via Piatti, che ora resta a casa per la prima volta dopo tanti anni, ma è facile pensare che ben presto tornerà nel circuito. In arrivo un nuovo allenatore.
Ma chi sarà al fianco di Sinner nei prossimi tornei? Magari già da Dubai (quando tornerà pure Djokovic). Di nomi se ne fanno tanti, ma nessuno sembrava veramente caldo. Bisogna capire qual è la priorità di Jannik. Perché se vorrà emulare in tutto e per tutto i grandi, che hanno deciso in un momento della carriera di affidarsi a un ex di alto livello, come era stato per Djokovic (con Becker e poi Ivanisevic), Federer (con Edberg), Nadal (con Moya), Murray (con Ivan Lendl). Scelta fatta pure da tennisti più giovani come Zverev, o adesso Tsitsipas o il 2003 Carlos Alcaraz, che da tempo si allena con il numero 1 Juan Carlos Ferrero.
Per il momento Jannik si allena con Simone Vagnozzi, ex pro che ha già esperienze da allenatore. Nel calcio potrebbe essere definito un traghettatore in attesa del nuovo coach. I nomi di Lendl e McEnroe sono stati già fatti, ma si parla anche di Magnus Norman, ex numero 2 ATP che da allenatore ha vinto 3 Slam con Wawrinka. Ma nelle ultime ore si fa soprattutto il nome di Boris Becker, giocatore iconico, che non ha mai lasciato il suo mondo, è stato allenatore di Djokovic ed è uno dei talent di Eurosport, che sarebbe sicuramente fiero e felice di essere al fianco di un grande talento che va a caccia del primo Slam della carriera.