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Jannik Sinner comincia il mese più importante della sua carriera: ha un’occasione unica

In un mese Sinner si gioca Wimbledon e Olimpiadi, tornei mai vinti da un italiano. Sarà un’avventura nuova e capace di scrivere la storia del nostro sport.
A cura di Jvan Sica
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Contro un quasi omonimo, il tedesco Yannick Hanfmann, numero 95 del circuito ATP, inizia il mese più importante della carriera dell’altro Jannik, il nostro Sinner. Questa affermazione non vuole sminuire quello che un talento e un atleta come Sinner potrà ancora fare nel tennis nei prossimi anni, ma quando potrà mai ricapitargli di poter concorrere per vincere Wimbledon (oltretutto per la prima volta e per la prima volta per un tennista italiano) e Olimpiadi (oltretutto nella cornice del Roland Garros) nello stesso mese? Tutto può succedere ma un incastro del genere sarà difficile che possa riaccadere.

Come arriva Sinner a Wimbledon

Come si presenta Jannik Sinner a questo mese discretamente storico? Il Roland Garros ha lasciato in fondo buone sensazioni. Contro Alcaraz è una sfida sempre aperta e la sconfitta ci può e ci potrà sempre stare anche negli anni a venire. Averlo portato al quinto set e vedere appassire la freschezza atletica proprio all’ultimo è una buona notizia e ha anche una motivazione precisa. Il problema all’anca ha frenato la preparazione e ha fatto perdere quel fondo atletico necessario per reggere con lucidità le sfide infinite come quella contro Alcaraz. Ottimo quindi che Sinner abbia portato Alcaraz al quinto, comprensibile che lì sia venuto meno. Ma alla fine ha perso e per uno sportivo non è mai un bene assoluto.

Sinner con il trofeo del torneo di Halle.
Sinner con il trofeo del torneo di Halle.

Dopo il Roland Garros c’era da realizzare lo switch tecnico per l’erba e in questo caso Sinner sembra essere il tennista di altissimo livello che ha fatto meglio il “cambio gomme”. Alcaraz fuori agli ottavi al Queen’s, Zverev battuto senza appello da Hurkacz nella semifinale di Halle, Medvedev fuori agli ottavi sempre ad Halle, Djokovic in ricostruzione fisica e mentale. Sinner invece ha vinto Halle in finale proprio contro il suo amico Hurkacz che sull’erba gioca il suo miglior tennis.

La cosa che poteva andare leggermente meglio per Sinner sono gli incastri del tabellone di Wimbledon. Potenziale secondo turno contro il semifinalista 2021 e animale da erba come Berrettini e turni successivi contro altri avversari erbivori come Shapovalov (semifinale 2021). Il tennista italiano però dovrà concentrarsi soprattutto sul gioco e sul suo stato di forma e giocare come, se non meglio di Halle per vedere le sue grosse chance di poter fare la storia a Wimbledon diventare reali.

Sinner alle Olimpiadi con un'Italia fortissima

Terminato il torneo inglese, la storia ribussa alla porta pochi giorni dopo. Sabato 27 luglio inizia il torneo maschile e lo stesso giorno quello di doppio in cui Sinner si schiererà con Lorenzo Musetti.

Sinner tornerà sulla terra del Roland Garros per le Olimpiadi di Parigi.
Sinner tornerà sulla terra del Roland Garros per le Olimpiadi di Parigi.

Noi arriviamo a Parigi con una squadra che, se prendiamo come parametro il Roland Garros appena terminato e sulla cui superfice il torneo olimpico verrà disputato, è clamorosa. Possiamo giocarci Sinner nel singolare maschile, Jasmine Paolini (finalista) nel singolare femminile, la coppia sopra citata e Bolelli-Vavassori (finalisti) in doppio maschile, Paolini-Errani (finaliste) nel doppio femminile e magari un doppio misto di qualità grazie ai doppisti che abbiamo a disposizione. Se ci basassimo sull’ultimo Roland Garros saremmo da medaglia ovunque e questo fa venire l’acquolina in bocca.

Per quel che riguarda Sinner, sarà fondamentale rifare di nuovo lo switch, questa volta tornando sulla terra, cosa che dovrebbe avvenire partecipando al torneo di Bastad, ovviamente su terra rossa. Il torneo terminerà il 21 luglio e poi testa a Parigi, per la prima Olimpiadi di Jannik, la sua prima cerimonia d’apertura (se la farà, il dubbio è legato al fatto che potrebbe giocare già la mattina dopo) e il suo primo villaggio olimpico.
Jannik, ti aspettano la cosa più bella che uno sport possa vivere e un bel pezzo di storia, della tua carriera, della tua vita e, perché no, anche della nostra. Siamo con te.

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