Jannik Sinner archivia tutti i suoi trionfi e con il suo team pensa già al futuro: “Aspetto il 2024”
Jannik Sinner ha chiuso la stagione 2023 in modo straordinario. Ha vinto due tornei importanti, è diventato numero 4 ATP, nelle ultime settimane ha sconfitto due volte Djokovic, ha disputato la finale delle ATP Finals e ha vinto la Coppa Davis con l'Italia. Candidato a essere lo sportivo italiano dell'anno, Sinner ora si appresta a fare qualche giorno di vacanza, un piccolo break prima di tornare in campo per la preparazione pre-Australian Open. Ma prima del rompete le righe ha voluto dare sì appuntamento al 2024, ma ha soprattutto voluto ringraziare il suo folto staff, che è dietro i suoi trionfi.
Il tennis è uno sport singolo, vero, verissimo. Si gioca uno contro l'altro. Ma dietro a ogni tennista c'è un team. Prima c'era giusto l'allenatore, poi è arrivato il preparatore atletico, si è aggiunto il fisioterapista e pian piano si è ampliato sempre più. Jannik Sinner, che oltre a essere un grandissimo tennista, è anche un gran bravo ragazzo sa bene quanto nella sua crescita abbia influito anche il suo team di lavoro, che è capitanato da Simone Vagnozzi e da Darren Cahill.
E per rendere merito a tutti loro, anche a chi si vede meno perché ha un lavoro più dietro le quinte, ha postato sui suoi profili social una foto in cui lo si vede, dopo la finale delle ATP Finals (ha in mano il suo trofeo) sorridente con tutti coloro che lo affiancano.
Un bel gesto, Sinner così mostra a tutti lo staff che lo accompagna in giro per il mondo e gli dà consigli utili. A corredo ha riassunto tutto: ha ricordato i trionfi del 2024, ha reso merito al suo team e ha fatto capire di essere già pronto per la stagione che partirà subito con gli Australian Open: "Che stagione! Alcuni risultati straordinari che ricorderò per sempre. Grazie al mio team per tutto. Aspetto già il 2024".
Jannik Sinner ha vinto quattro titoli ATP in questa stagione (10 in totale), ha giocato la finale contro Djokovic a Torino e ha chiuso la stagione con il trionfo in Coppa Davis. Un filotto straordinario. Ma come si suol dire: il meglio deve ancora venire. Il 2024 potrà essere l'anno della definitiva consacrazione.
Raggiungere già la prima posizione, con un Djokovic così determinato, sembra complicatissimo, c'è anche Alcaraz, ma la crescita deve essere graduale. Nel mirino di Jannik c'è la conferma a questi livelli e qualche grande affermazione nei 1000, magari pure a Roma, e un grande risultato a livello Slam.