Il VAR fa il suo esordio alle ATP Finals, ma le cose vanno per le lunghe: Zverev e Fritz se la ridono
La prima semifinale delle Finals tra Zverev e Fritz, vinta un po' a sorpresa dal secondo, è stata contraddistinta dall'utilizzo per la prima volta nella kermesse di Torino del VAR. La moviola è stata necessaria per sciogliere i dubbi su un presunto doppio rimbalzo della pallina contestato al giocatore tedesco. Quest'ultimo ha richiesto l'intervento della tecnologia, ottenendo dopo un bel po' di tempo giustizia con l'errore dell'arbitro che è stato messo a nudo.
Chiamata dell'arbitro, Zverev chiede l'utilizzo del VAR alle Finals
L'episodio si è verificato nel secondo game del secondo parziale con il numero due del mondo che ha rincorso una pallina colpendola con un guizzo. Nulla di fatto per il giudice di sedia che ha fermato il gioco, dando il punto a Fritz: a suo dire Sascha era arrivato tardi con la racchetta con la sfera che per due volte aveva rimbalzato nella sua metà campo. Niente di più sbagliato per Zverev che immediatamente ha chiesto il ricorso al VAR, convinto di essere arrivato sulla palla prima che la stessa completasse il secondo rimbalzo.
Il controllo VAR tra Fritz e Zverev è durato diversi minuti, giocatori straniti
Ci sono voluti diversi minuti per risolvere la situazione con il video che non veniva mostrato all'arbitro che nel frattempo si era concentrato con tanto di cuffie. Zverev a quel punto si è seduto sui tabelloni, con fare scherzoso attendendo la decisione con tanto di scambi di sorrisi con Fritz. Solo dopo un po' ecco il video divulgato anche sui maxi-schermi: l'angolazione però non era delle migliori per definire nel dettaglio la questione. Solo in un secondo momento ecco il video giusto a mostrare che Zverev aveva ragione.
Esultanza con braccia al cielo per il tedesco che dopo 4 minuti ha potuto dunque vedere confermati i suoi dubbi. Molto perplesso Fritz, che dopo tutto questo tempo pensava ormai di essersi assicurato il punto. L'arbitro infatti dopo aver fatto dietrofront ha fatto rigiocare il punto, spiegando di aver in un certo senso con la sua chiamata "disturbato" il secondo giocatore del ranking.