Il torneo di Wimbledon si rinnova e cancella una tradizione centenaria
A Wimbledon molto spesso è stata scritta la storia del tennis, senza andare troppo indietro con i ricordi basta citare le ultime due finali del torneo maschile per capire, anche per chi non è troppo addentro alle vicende del tennis, quanta storia trasudi sui prati londinesi (per dirla alla Gianni Clerici). Nel 2019 Djokovic e Federer disputarono una delle finali più belle di tutti i tempi, mentre lo scorso luglio Berrettini sfidò nell'ultimo atto il numero 1 del mondo che vinse in quattro set. La forza del torneo di Wimbledon sta anche nella tradizione, nella ritualità, ma dall'edizione 2022 ci sarà una grande novità. Una novità che in realtà i veri appassionati aspettavano da decenni: dal 2022 si giocherà anche la domenica della prima settimana.
Cambia dunque il programma del torneo di Wimbledon è una piccola grande rivoluzione, anche se non è una novità assoluta. Perché in quattro occasioni gli organizzatori sono stati costretti a far giocare una serie di incontri anche nella domenica della prima settimana, è successo nel 1991, 2001, 2004 e 2016 – fu così a causa della pioggia che aveva condizionato le giornate precedenti. Da adesso si giocherà in entrambe le domeniche, non ci sarà più il ‘Super Monday', quello che attraeva tutti gli amanti del tennis, ma va detto che questa è una soluzione molto migliore perché dà maggiore regolarità al torneo e non crea buchi non dà vantaggi a nessun tennista. Basti pensare che in alcuni casi in passato partite sospese o non giocate al sabato sera sono state recuperate di lunedì, e in quei casi il torneo è stato sfalsato. Questa è la seconda grande novità imposta dagli organizzatori che tre anni e fa decisero di instituire il tie-break nel quinto set al raggiungimento del 12 pari.