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Il tennis piange la morte di Pier Francesco Parra: Italia col lutto al braccio in Coppa Davis

L’Italia gioca col lutto al braccio in Coppa Davis per onorare la memoria del medico sociale Pier Francesco Parra, morto nella giornata di oggi. Un giorno triste per il mondo del tennis.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il mondo del tennis italiano piange la morte del prof. Pier Francesco Parra deceduto all'età di 64 anni. "Il tennis ha perso il suo Harry Potter" scrive la Federtennis che questa mattina ha comunicato la scomparsa dello storico medico che da anni collaborava con la Federazione ed era un autentico punto di riferimento del team Davis. Ecco perché, proprio per onorare la sua memoria, l'Italia impegnata in Coppa Davis giocherà con il lutto al braccio. Il dottor Parra è stato un grande punto di riferimento per diversi atleti.

Non solo nel mondo tennis, ma anche nel mondo del calcio e in altri sport. Sulla sua pagina ufficiale di Instagram ci sono infatti diverse foto con atleti del calibro di Fognini, Sinner ma anche Bonucci e Nainggolan oltre a tante celebrità del mondo dello spettacolo. Il suo ultimo post l'avevo dedicato a Giampiero Galeazzi, suo grande amico, morto lo scorso 12 novembre. Parra era stato ribattezzato simpaticamente come il ‘Dottor Laser'. Il professore aveva infatti studiato e perfezionato per una vita un laser curativo per tantissimi atleti.

Parra si era laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Pisa con il massimo dei voti, specializzandosi in Chirurgia Generale e in Chirurgia d’Urgenza e Pronto Soccorso all’Università di Pisa. Successivamente si era perfezionato in Laserchirurgia a Tolosa, in Francia. Fu il primo ad introdurre in Italia i laser chirurgici all’argon, il gas verde che veniva utilizzato solo nelle terapie vascolari.

Nel 1988, il professore, con la collaborazione tecnica degli ingegneri Algeri e Aloisini, ha messo a punto un'originale metodica utilizzando il laser Neodimio-YAG in terapia dello sport mediante una sua defocalizzazione. Un metodo che l'ha portato negli anni a trattare diversi atleti. Nel 1997 poi ha dato alla luce la mitica FP3, mettendola definitivamente a punto solo nel 2002. Oggi il mondo del tennis piange per la sua morte. Il professore lascia la moglie, Chiara, e tre figli, Vittoria, Giovanni ed Elisabetta.

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