Il TAS comunica le date dell’udienza per il caso Sinner: 16 e 17 aprile si deciderà sulla squalifica
Jannik Sinner conoscerà il proprio destino, ovvero se sarà squalificato o meno in seguito al ricorso della WADA contro la sua assoluzione per la positività al clostebol, nella seconda metà di aprile. Il TAS di Losanna ha infatti comunicato in via ufficiale sul proprio sito le date dell'udienza in cui sarà discusso il ricorso in questione: sono il 16 e 17 aprile, il tutto avverrà a porte chiuse.
Il comunicato ufficiale del TAS sul ricorso della WADA: udienza fissata per il 16 e 17 aprile
Nella sua intestazione, la nota del Tribunale Arbitrale dello Sport chiarisce che il procedimento vede contrapposti da un lato l'Agenzia mondiale antidoping e dall'altro non solo lo stesso Sinner, ma anche l'ITIA, che lo ha completamente assolto lo scorso agosto, e l'ITF, ovvero la Federazione Internazionale Tennis.
"La Corte arbitrale dello sport (CAS) ha programmato l'udienza per la procedura arbitrale World Anti-Doping Agency v. Jannik Sinner, International Tennis Integrity Agency e International Tennis Federation il 16 e 17 aprile 2025 presso la sede centrale del CAS a Losanna, in Svizzera. Nessuna parte ha richiesto un'udienza pubblica e si svolgerà a porte chiuse", recita il comunicato.
Il TAS deve decidere se c'è stata o meno "negligenza" di Sinner
La mancanza di dolo di Sinner non è in discussione, il campione azzurro non ha mai intenzionalmente assunto clostebol per migliorare le proprie prestazioni e la stessa WADA che ha fatto ricorso riconosce la pulizia del 23enne altoatesino, che nessuna persona con onestà intellettuale può definire dopato o imbroglione, come invece continua a fare in mala fede – propalando una fake news – il suo nemico giurato Nick Kyrgios.
Quello su cui verterà la discussione è se Sinner abbia usato tutte le attenzioni possibili per evitare che il proprio staff usasse quella pomata contenente clostebol: la ricostruzione dei fatti accettata dall'ITIA è che il fisioterapista Naldi abbia usato il Trofodermin (acquistato dal preparatore Ferrara) per curarsi una ferita a un dito e poi con quella mano, senza guanto, abbia massaggiato il numero uno al mondo, con conseguente contaminazione delle urine.
La durata dell'eventuale squalifica di Sinner: a rischio Roma e Parigi
La WADA peraltro sostiene nel suo ricorso che vada riconosciuto a Jannik un grado di "negligenza" nel non aver fatto di tutto per evitare che si verificassero situazioni di questo tipo, al di là della sua volontà. Qualora questa negligenza – anche se fosse minima, ovvero "non significativa" – venga riconosciuta dal TAS, scatterebbe lo stop per Sinner: la WADA ha chiesto una squalifica di uno-due anni, ma anche in caso di condanna è altamente improbabile che si arrivi a questa durata, possibile piuttosto che il bolzanino venga fermato per qualche mese. Il che gli farebbe saltare i tornei successivi, in primis Roma e Parigi: sarebbe comunque una batosta dura da assorbire.