Il sorriso di Berrettini dopo il ko con Djokovic: “Per me non è la fine, ma solo l’inizio”
Il sorriso di Matteo Berrettini è quello di chi sa di aver dato (quasi) tutto, perdendo solo contro uno dei mostri sacri del tennis. Il tennista italiano si è reso protagonista di un Wimbledon eccezionale, chiuso con la sconfitta in finale contro Novak Djokovic, al suo sesto titolo, e al 20° Slam della sua incredibile carriera. L'azzurro in occasione della premiazione ha provato a raccontare le sue emozioni, in un torneo che comunque non dimenticherà mai.
Cosa è mancato a Berrettini per vincere Wimbledon? Innanzitutto l'azzurro ha dovuto fare i conti con uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi, che oltre all'enorme talento e fisicità, ha dimostrato anche di reggere benissimo la tensione. Queste le parole a caldo di Matteo: "Sensazioni incredibili, forse troppe da poter gestire. Anche in questo Novak è stato più bravo di me. Sta scrivendo la storia di questo sport e merita tutto. È stato bellissimo essere qui. Ci voleva solo quel passo in più che è mancato. Mi congratulo con il team di Novak, in bocca al lupo per tutto".
Al netto dei meriti di Nole, Berrettini si è detto comunque soddisfatto della sua finale, che ha chiuso due settimane per lui assolutamente memorabile. La sensazione è che il bello debba ancora venire per l'azzurro ottimista sui suoi margini di crescita e sulle possibilità di tornare a competere per trofei prestigiosi. Il tutto potendo contare anche su un team e una famiglia molto compatta: "Sono contento della mia finale, spero non sarà l’ultima. Grazie anche alla mia famiglia e ai miei amici che sono qui. È stato un lungo cammino, un lungo viaggio. Per me non è una fine, è solo un inizio. Senza di loro niente di tutto questo sarebbe stato possibile. Ci proveremo ancora".