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Olimpiadi Parigi 2024

Il sopravvissuto del Titanic che vinse l’oro olimpico: rifiutò l’amputazione delle gambe congelate

Sono passati 100 anni esatti dalle Olimpiadi di Parigi del 1924 e la storia di Richard Williams non smette di essere scolpita nella leggenda: il tennista sopravvisse al naufragio del Titanic, restando alla deriva nell’acqua gelata dell’oceano Atlantico fino al salvataggio del Carpathia. Il medico di bordo gli disse che era necessario amputargli le gambe, lui si rifiutò: avrebbe vinto la medaglia d’oro ai Giochi parigini 12 anni dopo.
A cura di Paolo Fiorenza
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L'inizio delle Olimpiadi di Parigi porta con sé la voglia di farsi avvolgere completamente dall'atmosfera dei Giochi, sperando di assistere a risultati di grande valore sportivo ma anche a storie che restituiscono valori come rispetto, empatia, riscatto e resilienza. Quanto a quest'ultima, intesa come la capacità di un individuo di superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà, la vicenda di Richard Norris Williams ha davvero pochi eguali nella storia. Il tennista statunitense si trovava sul Titanic al momento del tragico naufragio che provocò oltre 1500 morti, riuscendo non solo a salvarsi – rifiutando di farsi amputare le gambe congelate – ma anche successivamente a vincere la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Parigi del 1924, ovvero nella stessa città dove si svolgono adesso, esattamente 100 anni dopo.

Williams era nato il 29 gennaio 1891 a Ginevra, in Svizzera, sebbene i suoi genitori fossero statunitensi. Richard crebbe in una famiglia benestante, figlio di un illustre avvocato, Charles Duane Williams, che fu uno dei fondatori della Federazione Internazionale Tennis e gli insegnò a giocare a tennis fin da bambino. Il ragazzino dimostrò grande talento, vincendo a 12 anni i campionati giovanili svizzeri. Dopo qualche anno in cui continuò a coltivare questo sport, i genitori decisero di fargli frequentare l'Università di Harvard negli Stati Uniti, ma la partenza non potè avvenire nel momento programmato a causa del morbillo che nel frattempo il giovane aveva contratto.

Richard Norris Williams si imbarca sul Titanic assieme al padre

Con la madre già oltreoceano negli States, Richard – finalmente guarito – si accinse a raggiungerla assieme al padre, lasciando la Svizzera: Duane Williams decise di fare le cose in grande prenotando due biglietti di prima classe sul nuovo transatlantico Titanic, al suo viaggio inaugurale. I due si imbarcarono sulla nave nella serata del 10 aprile 1912 a Cherbourg, in Francia, dove aveva fatto scalo dopo essere partita quella stessa mattina da Southampton in Inghilterra. Il viaggio sarebbe dovuto durare sette giorni, con traversata dell'Atlantico da concludersi a New York il 17 aprile.

Il Titanic alla partenza da Southampton il 10 aprile 2012
Il Titanic alla partenza da Southampton il 10 aprile 2012

Cosa invece accadde è noto a tutti: l'affondamento del Titanic dopo la collisione con un iceberg poco prima della mezzanotte di domenica 14 aprile 1912. Fu una strage. I morti furono 1532, mentre si salvarono in 705, di cui parecchi tuttavia persero la vita dopo essere stati recuperati dalla disperata operazione di salvataggio del Carpathia. Richard Williams – che all'epoca aveva 21 anni – passò tutta la notte del 15 aprile alla deriva nell'oceano, circondato da tanti altri naufraghi che non furono fortunati come lui e morirono progressivamente per congelamento, prima di essere tirato in salvo dal transatlantico britannico che era sopraggiunto.

Richard alla deriva nell'oceano nella notte: attorno a lui centinaia di morti

In seguito Williams raccontò gli eventi dell'affondamento della nave in un libro di memorie, che fu trasmesso alla vedova e ai suoi quattro figli dopo la sua morte. In quei momenti drammatici, liberò un passeggero intrappolato in una delle cabine sfondando una porta che era bloccata. Nella circostanza un membro dell'equipaggio si avvicinò a lui e minacciò di multarlo per aver danneggiato la proprietà della nave. Una scena simile – chiaramente ispiratavi – è presente nel film "Titanic" di James Cameron, quando Jack e Rose sfondano una porta durante la fuga e vengono rimproverati per aver danneggiato la proprietà della White Star Line.

Sia Richard che suo padre si tuffarono o caddero in acqua: papà Duane – scrisse il figlio nelle memorie – morì schiacciato dalla caduta di una ciminiera, mentre lui si tolse le scarpe e nuotò verso una scialuppa di salvataggio a circa 100 metri di distanza, restandovi prima aggrappato e poi – una volta salitoci sopra – rimanendo seduto con l'acqua gelida fino alle ginocchia. Solo una dozzina dei passeggeri di quella scialuppa sopravvissero e tra loro Richard.

Richard Williams su un campo da tennis dopo essere sopravvissuto al Titanic
Richard Williams su un campo da tennis dopo essere sopravvissuto al Titanic

Il rifiuto di amputarsi le gambe congelate: l'inizio della leggenda di Richard

Una volta sul Carpathia, un medico disse a Williams che le sue gambe congelate avrebbero dovuto essere amputate. Tuttavia il giovane disse no: "Mi rifiuto di darti il ​​permesso – disse Richard, secondo il suo necrologio del 1968 – Avrò bisogno di queste gambe". Determinato a salvarle a tutti i costi, Williams si alzava per camminare sul ponte del Carpathia ogni due ore, allo scopo di favorire la ripresa della circolazione, sia pure con grande fatica e sofferenza. Alla fine riuscì nell'intento, rivitalizzando gli arti e riacquistando la sensibilità nella parte inferiore del corpo.

Se già la storia fin qui è straordinaria, lo è ugualmente quello che fece dopo Richard Williams con quelle gambe miracolosamente salvate all'amputazione, assieme al suo braccio dotato di talento: ripresosi completamente dal trauma fisico e psicologico, nello stesso anno in cui sopravvisse all'affondamento del Titanic, il 21enne vinse il doppio misto allo US Open insieme a Mary Brown e si classificò tra i primi 10 giocatori al mondo. La sua carriera esplose e vinse due volte lo US Open anche in singolare nel 1914 e nel 1916, anno in cui divenne il tennista più forte degli Stati Uniti.

Il trionfo alle Olimpiadi di Parigi del 1924: Williams è medaglia d'oro

In quegli anni nel mondo succedeva anche altro e Williams nel 1917 – quando gli Stati Uniti entrarono in guerra – prestò servizio nell'esercito americano durante la prima guerra mondiale: gli vennero conferite due onorificenze, la Legion d'onore e la Croix de guerre. Dopo la guerra, Richard riprese la sua carriera tennistica e vinse il titolo di doppio a Wimbledon nel 1920. L'apice fu raggiunto alle Olimpiadi di Parigi del 1924, quando l'allora 33enne vinse la medaglia d'oro nel doppio misto assieme a Hazel Hotchkiss Wightman.

Dopo essersi ritirato dal tennis professionistico, Richard Williams ha lavorato come investitore finanziario e in seguito è stato presidente della Historical Society of Pennsylvania. Nel 1957 è stato nominato membro della International Tennis Hall of Fame, nove anni prima della sua morte, avvenuta all'età di 77 anni il 2 giugno 1968.

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