Il rituale di Sinner prima delle partite di Wimbledon: “Metto la sveglia e cucino la pasta”
La prima semifinale Slam Jannik Sinner l'ha colta a Wimbledon e l'ha raggiunta a nemmeno ventidue anni. Un duplice grande traguardo. Il successo su Safiullin gli ha fatto superare per la prima volta i quarti in un Major e ora con la sua proverbiale tranquillità l'azzurro preparerà la sfida con Novak Djokovic, super favorito per il successo finale che l'anno scorso fu costretto agli straordinari per batterlo. La fiducia c'è, l'obiettivo è sempre quello massimo, che proverà a raggiungere Sinner anche con il suo solito rituale pre-partita, un rituale tutto italiano.
Il tabellone di Sinner era agevole, lo si era capito sin dall'inizio, ma poi pian piano si è aperto. Ma chi segue il tennis sa che non esistono tabelloni facili né impossibili, perché nel primo caso comunque bisogna essere bravi a sfruttarli. L'altoatesino senza battere fenomeni è in semifinale, che oltre al prestigio gli vale anche 720 punti che gli fanno fare un balzo enorme nella Race (4° alla pari con Tsitsipas) e gli regalano un ulteriore bottino nella classifica quella vera (dove è sempre numero 8).
Adesso c'è Djokovic. Sulla carta sembra una partita impossibile. Novak ha lasciato per strada due set, non perde a Wimbledon dal 2017 e sul centrale da dieci anni. Non serve un'impresa, ma un mezzo miracolo. Un anno fa però Sinner nei quarti si portò avanti di due set contro il serbo, prima di cedere al quinto. Sognare si può, anche se i favori del pronostico sono tutti per l'uomo che ha vinto più Slam di tutti tra gli uomini e che continua l'inseguimento al Grande Slam.
Questo è il momento di godersi il successo dei quarti con Safiullin e la conseguente semifinale. Ma intanto, Sinner, dopo la breve intervista rilasciata a bordo campo, subito dopo il match con il russo si è presentato in sala stampa e lì ha parlato di tante cose, compreso della sua routine pre-partita e ha svelato qualcosa di molto simpatico. Si è scoperto che Jannik è un dormiglione e alla vigilia di ogni incontro si rilassa cucinando, ha imparato dal papà che faceva il cuoco: "Sono fortunato perché dormo tanto. La mattina, se non metto la sveglia, sono capace di dormire fino a mezzogiorno. In genere cucino io la sera prima della partita, ormai è un’abitudine. La pasta al pomodoro porta abbastanza bene".
Mentre prima di ogni partita inizia la preparazione vera e propria: "Inizio a focalizzarmi sul match un quarto d’ora prima dell’inizio della partita: prima mi alleno, una, due ore, perché mi piace giocare, ne ho bisogno".
Venerdì la sfida a Djokovic che a Wimbledon ha vinto 7 volte ma che non ha lo stesso amore di altri campionissimi, e per questo c'è chi pensa che gli spettatori possano essere dalla parte di Sinner: "Credo che ci sia un buon feeling tra me e il pubblico di Wimbledon, non so proprio se tiferanno per me o per Djokovic".