video suggerito
video suggerito
Roland Garros

Il rapporto di Andreeva con la sconfitta a 17 anni: “A letto 12 ore, voglio che nessuno mi parli”

Mirra Andreeva non ha nascosto la sua delusione al Roland Garros dopo la sconfitta con Paolini, parlando in conferenza stampa di cosa farà nei prossimi giorni.
A cura di Marco Beltrami
865 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il futuro sembra essere dalla sua parte, ma ora Mirra Andreeva deve pensare al presente e alla delusione per la pesante sconfitta contro Jasmine Paolini nella semifinale del Roland Garros. La talentuosa 17enne russa che ha comunque disputato un torneo di alto livello, battendo anche la numero 2 del mondo Sabalenka, ha mostrato tutta la fragilità della sua età già nel corso della partita contro l'azzurra, con lacrime e frustrazione. Nel post match poi ha spiegato come avrebbe provato a metabolizzare la delusione.

La giovane Mirra Andreeva, molto provata in campo, si è presentata in sala stampa del Roland Garros apparentemente più tranquilla. Come affrontare lo shock per una prestazione in cui non è riuscita anche per grandi meriti di Paolini, a giocare il suo miglior tennis, con tantissimi errori gratuiti e non? Con una naturalezza disarmante, Andreeva ha dichiarato: "Cosa farò ora dopo questa delusione? Resto nel mio letto, dormo per 12 ore; non faccio nulla".

Immagine

Insomma, staccare la spina per un po' di tempo anche perché la delusione è difficile da smaltire: "Resterò delusa per qualche giorno". Anche il ritorno a casa sarà particolare per lei, che antepone dunque questa sconfitta al cammino brillante percorso per arrivare in semifinale. I suoi compagni di viaggio dovranno abituarsi ad un'Andreeva diversa, più silenziosa: "Dovremo viaggiare per tornare a casa quindi non parlerò molto, sarò troppo giù di morale. Se qualcuno mi fa domande, risponderò con poche parole anche se preferirei che non mi parlassero affatto".

In realtà poi ripensandoci però, Andreeva è convinta che le farà bene avere il suo team vicino perché sicuramente faranno di tutto per strapparle un sorriso: "È sempre più facile avere intorno la tua squadra e la tua famiglia perché ti fanno sentire meglio. Quindi, oggi in realtà stavo parlando normalmente non solo poche parole, quindi penso che forse sto migliorando un po' in queste cose, ma penso che per nei prossimi due giorni non parlerò molto".

865 CONDIVISIONI
307 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views