Il prossimo avversario di Sinner litiga in campo a Miami, l’arbitro è esasperato: “Smettetela!”
Jannik Sinner si è qualificato per gli ottavi di finale del torneo di Miami. L'azzurro, che ha sconfitto in tre set l'olandese Griekspoor, che gli ha dato filo da torcere, ora sfiderà l'australiano Christopher O'Connell, che a quasi trent'anni sta vivendo il momento migliore della sua carriera. O'Connell nel match di terzo turno è stato protagonista di una lite pesante con il suo avversario Martin Damm, screzio che ha portato all'intervento dell'arbitro.
Sembravano destinati a uscire entrambi al secondo turno e invece tutti e due hanno ottenuto una vittoria prestigiosa, perché entrambi hanno conquistato il successo contro un top 20. O'Connell si è imposto contro Tiafoe in due set, mentre Martin Damm jr. (figlio d'arte, dell'omonimo papà) è stato molto fortunato. Perché era sotto di un set e un break contro Tommy Paul, che ha dovuto ritirarsi quando aveva la partita in pugno (un set e un break di vantaggio).
Va da sé che quello che hanno disputato è stato un incontro di importanza campale per entrambi. O'Connell si è imposto vincendo 7-6 7-6. Durante il match l'australiano si è arrabbiato per il comportamento del giovane americano, accusato dall'avversario di fare rumore durante il momento di servizio dall'australiano.
Il giocatore si avvicina verso il giudice di sedia e rivolto a Damm dice: "Cosa fai? Cosa stai facendo?". Damm risponde, dicendo che lui durante il movimento effettivo del servizio di O'Connell è in silenzio, ma l'australiano lo incalza: "Cosa fai? Non mi interessa se fai rumore durante o dopo un punto, ma se lo fai prima del servizio sì".
I due si avvicinano, sono uno davanti all'altro, non arrivano a contatto, c'è la rete di mezzo, i toni rischiano di alzarsi. L'arbitro interviene in modo decisivo: "Stop talking" e cioè "Smettetela di parlare". Rapidamente il giudice di sedia riporta la calma in campo. O'Connell non è convinto, torna al suo posto, la stessa cosa la fa Damm che ammette di fare rumore durante i punti, ma non durante la battuta dell'avversario.