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Il prossimo avversario di Nadal è un sopravvissuto: sei operazioni e 14 centesimi in banca

Il redivivo Rafa Nadal affronterà nel secondo turno del torneo di Brisbane un autentico sopravvissuto: Jason Kubler ha subìto sei operazioni, aveva deciso di lasciare il circuito a 23 anni, era rimasto con soli 14 centesimi sul conto in banca. La sorte gli ha restituito molto con la vittoria dell’anno scorso nel torneo di doppio all’Australian Open, adesso proverà a fermare la rinascita di Nadal.
A cura di Paolo Fiorenza
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Se Rafa Nadal ha una storia di resilienza non inferiore al suo talento tennistico – visto che erano in molti a dare il campione spagnolo per ritirato irreversibilmente e invece ha appena vinto il match del suo rientro in singolare a Brisbane – anche il suo prossimo avversario nel torneo australiano ha alle spalle una parabola straordinaria di risalita da innumerevoli infortuni nonché da problemi finanziari che avevano portato il suo conto in banca quasi a zero. Jason Kubler oggi a 30 anni è numero 102 della classifica ATP, ma da giovanissimo è stato uno dei talenti più luminosi del tennis australiano (è nato proprio a Brisbane), arrivando al numero uno junior sia nel singolo che nel doppio.

Era il 2010, Kubler aveva 17 anni. All'epoca Jason era stato paragonato allo stesso Nadal, perché erano gli unici due tennisti a finire imbattuti nella loro partecipazione alla Coppa del Mondo junior e alla Coppa Davis junior. Sembrava un predestinato Kubler, ma la sua carriera è stata tormentata dai continui infortuni al ginocchio, il primo quando aveva solo 14 anni. Successivamente è finito sotto i ferri altre cinque volte, l'ultima delle quali nel 2016.

Jason Kubler si ritira contro Arnaldi al primo turno dello US Open di quest'anno: è l'ultimo infortunio di una serie infinita
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Pur non essendo più operato nel prosieguo della sua carriera, il tennista australiano si è infortunato nuovamente al ginocchio nel 2019 e poi anche al polso, saltando ancora parecchi mesi di gioco. Rientrato a inizio 2020, ha visto i suoi progetti di risalita stroncati dalla lunga pausa imposta al tennis mondiale dalla pandemia di Covid, chiudendo l'anno in 259sima posizione. Nel 2021 è stato fermo per problemi fisici altri quattro mesi, uscendo dai primi 300.

Dal 2022 finalmente la sorte è sembrata lasciarlo libero da malanni ed è iniziata la sua risalita in classifica, fino al suo best ranking in singolare dello scorso aprile (numero 63), ma è soprattutto in doppio che Kubler si è tolto le soddisfazioni più grandi, trionfando all'Australian Open 2023 in coppia con Rinky Hijikata. L'ennesimo problema al ginocchio lo ha fermato al primo turno dello US Open, quando si è ritirato contro Arnaldi, ma adesso è pronto per l'ennesima rinascita, parola non esagerata se si pensa che nel 2016 aveva deciso di lasciare il circuito a soli 23 anni.

Kubler assieme a Rinky Hijikata dopo aver vinto l'Australian Open di doppio l'anno scorso
Kubler assieme a Rinky Hijikata dopo aver vinto l'Australian Open di doppio l'anno scorso

In quel momento Jason aveva appena 14 centesimi sul suo conto corrente e pensò di mollare i suoi sogni di gloria per diventare allenatore, salvo poi tornare sui propri passi qualche mese dopo. "L'Australian Open del 2018 è stato qualcosa di folle. Sono passato dallo stare a casa senza un soldo a guadagnare 80mila dollari tutto in un colpo – spiegò poi, visto che pur battuto al primo turno del singolare intascò quella cifra – Avevo solo 14 centesimi in banca. Per questo ho deciso di farmi un tatuaggio con scritto '14 cent'…".

Adesso il sopravvissuto di Brisbane incontrerà quello di Manacor: la probabilità che accadesse su un campo da tennis era davvero infinitesimale alla luce delle loro traversie fisiche, ma non bisogna mai sottovalutare il cuore di un campione. E anche Jason, con lo Slam di casa messo in bacheca, si può vantare di esserlo esattamente come Rafa, o quasi…

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