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Il primo punto della nuova stagione del tennis è un abbaglio clamoroso: non ha senso

Il primo punto della nuova stagione del tennis è stato giocato alla United Cup. Nel match tra Davidovich Fokina e Seyboth Wild, clamoroso abbaglio da parte della tecnologia con il giudice di sedia che non ha potuto fare nulla.
A cura di Marco Beltrami
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Le ultime partite di tennis dell'anno sono in realtà le prime della nuova stagione che si svolgerà lungo tutto il 2024. La United Cup, ovvero uno dei pochi tornei a squadre di genere misto ha fatto alzare il sipario sull'annata del grande tennis, in attesa degli appuntamenti individuali e soprattutto del primo grande evento, ovvero gli Australian Open. E a giudicare dall'inizio c"è da aspettarsi una stagione scoppiettante: il primo punto della nuova stagione ha subito generato polemiche.

A contenderselo sono stati Davidovich Fokina che rappresentava la Spagna e Thiago Seyboth Wild che difendeva i colori del Brasile. Sul cemento di Perth i due tennisti hanno aperto il confronto tra le nazionali per la gioia di tutti gli appassionati di tennis. Nemmeno il tempo di iniziare il match e la stagione ed ecco dunque la particolare situazione controversa. Ad aprire le danze è stato il brasiliano che ha scelto di battere: il suo primo servizio è stato considerato un ace, anche se la pallina è sembrata già in diretta ampiamente fuori.

Nella United Cup infatti vengono utilizzati giudici di linea elettronici, considerati più affidabili rispetto all'occhio umano. Questa volta però la tecnologia dell'occhio di falco non ha avvisato il giudice di sedia del fatto che la battuta fosse chiaramente e abbondantemente fuori, almeno di 10 centimetri. Ovviamente Davidovich Fokina ha chiesto lumi all'arbitro Mohamed Lahyani, chiedendosi come fosse possibile aver considerato buono il servizio del suo avversario. Lo spagnolo ha chiesto che fosse mostrato il replay della giocata, in modo da confermare il grave errore e fare dietrofront.

A quel punto Lahyani (che probabilmente in diretta si è fidato della tecnologia) ha chiesto al supervisor attraverso la linea interna di rivedere il replay della situazione incriminata sul maxi-schermo, ottenendo per risposta un chiaro "non ce l'abbiamo". Come è andata a finire dunque? Dopo un bel po' di tempo, il giudice di sedia non ha potuto fare altro che dire a Davidovich che la chiamata originale era valida, non cambiando dunque la decisione iniziale. Ovviamente il team della Spagna si è indignato e ha protestato ancora, in modo tra l'altro anche civile considerando l'entità dell'errore.

I replay mostrati all'interno del campo hanno poi mostrato chiaramente che la palla era fuori, ma il punto è rimasto valido nonostante le ulteriori discussioni di Davidovich Fokina. Il commentatore a bordo campo Todd Woodbridge che si trovava in occasione della situazione controversa dall'altra parte del campo è riuscito, nonostante la distanza, a vedere che la pallina era chiaramente fuori: "Non è l’inizio perfetto per il sistema di chiamata su linea elettronica – le sue parole su Canale 9 – C'è un piccolo problema tecnico nell'iniziare le cose qui, per fortuna è il punto di apertura e non un punto di interruzione o un set point". Chissà cosa potrebbe succedere infatti se questa situazione dovesse ripresentarsi in occasione di un match importante o su un punto decisivo.

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