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Olimpiadi Parigi 2024

Il papà di Cobolli tira in ballo Sinner per le Olimpiadi: “Ecco perché mio figlio non partecipa”

Stefano Cobolli, papà di Flavio, tennista italiano fuori da Parigi 2024, ha tirato in ballo Jannik Sinner nel suo post sulle Olimpiadi. “Ecco perché non partecipa”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Flavio Cobolli è l'unico tennista fra i top 50 finito fuori dalle Olimpiadi di Parigi 2024. Una delusione enorme per l'azzurro che per regolamento non avrebbe potuto sostituire Jannik Sinner che ha dato forfait lo scorso 23 luglio a causa di una tonsillite. Al posto del numero uno al mondo è stato infatti inserito Andrea Vavassori, un doppista italiano già presente a Parigi per le Olimpiadi. Un peccato per Cobolli per cui papà Stefano ha voluto spendere qualche parola pubblicando un lungo post su Instagram spiegando proprio quanto accaduto.

"In tanti mi hanno scritto nei giorni passati riguardo le Olimpiadi – scrive – del perché Flavio non abbia potuto partecipare nonostante la classifica top 50″. A questo punto papà Cobolli tira in ballo la questione Sinner: "Si è cancellato dopo il 20 di luglio, e a quel punto al suo posto può entrare solo un giocatore onsite e non il giocatore che lo segue in classifica. Sinner si è cancellato, credo, il 23 di luglio e quindi pochi giorni dopo la deadline che avrebbe consentito a Flavio di subentrare". E aggiunge: "Non sono certo io a discutere o polemizzare sulla questione se il regolamento sia giusto o sbagliato; ne’ tantomeno sul perché Sinner abbia superato la deadline: avrà avuto le sue motivazioni".

Flavio Cobolli.
Flavio Cobolli.

Il post di Stefano Cobolli sull'esclusione del figlio Flavio dalle Olimpiadi di Parigi

Cobolli poteva anche prendere parte alle Olimpiadi ma il regolamento parla chiaro, come scrive papà Stefano: "Ogni nazione può portare i suoi migliori 4 singolaristi – spiega -. Flavio era il quinto, quindi, tutto regolare". Sarebbe potuto subentrare, scalando la classifica, solo se Sinner si fosse ritirato prima del 20 luglio. Ed è proprio qui che crescono i rimpianti di Stefano Cobolli che avrebbe chiaramente sperato che Sinner avesse dato forfait prima della deadline stabilita pensando magari anche a chi avrebbe dovuto prendere il suo posto.

"Anche in questo caso tutto regolare" sottolinea papà Stefano masticando amaro. "Oggi il mio pensiero, invece, si focalizza su Flavio. Al ritorno da Umago Flavio mi ha detto una frase che mi ha inorgoglito, reso fiero e fatto sentire bene. ‘Pa’, sai che avrei barattato la vittoria di un grande torneo ATP in cambio della partecipazione alle olimpiadi?'. Attenzione, non vincere le olimpiadi ma partecipare! Beh, questo mi ha reso molto fiero perché allora la mia famiglia è riuscita a trasferirgli dei valori sportivi importanti". 

Tra i commenti su Instagram, successivi alla pubblicazione del post, papà Stefano ha voluto fare un suo chiarimento a chi gli faceva notare che sembrava un attacco a Sinner: "Sinner lo adoro e lo prendo costantemente come esempio per la nostra crescita – ha detto -. Mi dispiace che non ha colto il mio messaggio che come ben scritto era per esaltare una frase di Flavio che mi ha colpito.. tutto qui..mi dispiace per voi ma Sinner l'ho citato per dovere di cronaca non certo per accusarlo mai pensato proprio. Esaltare una frase di Flavio che mi ha colpito non vuol dire screditare altri."

Detto ciò Stefano Cobolli guarda oltre e pensa dunque alle parole di suo figlio che mettono in evidenza la sua enorme mentalità e maturità: "Pensare e riconoscere le Olimpiadi come il massimo traguardo sportivo, rappresentando il proprio paese, detto da un tennista, per me vale tanto – sottolinea -. Vuol di dire che prima di sentirsi tennista si sente un atleta Italiano. Il mio pensiero in quel momento è andato a mio nonno Giorgio, medaglia d’oro al valor militare, ISTRIANO e con immensi valori patriottici, come del resto mio padre. Flavio, con quella frase, per me le ‘TUE Olimpiadi’ le hai giocate e vinte; sei giovane e ti auguro di raggiungere il tuo sogno olimpico in futuro. Daje!!!"

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