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Il grave errore del giudice di sedia a Cincinnati è scandaloso, Aliassime sbotta: “Ridicolo!”

L’episodio accaduto nel Masters 1000 del torneo di tennis è stato così assurdo da provocare la reazione stizzita anche di altri tennisti. “Oh, mio Dio!”, le parole di Tsitsipas per quella palese svista che ha assegnato la vittoria a Draper.
A cura di Maurizio De Santis
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Un clamoroso e grave errore commesso al giudice di sedia, Greg Allensworth, fa sì che il Masters 1000 di Cincinnati passi alla storia come il torneo dello scandalo per la decisione inspiegabile, ostinata e assurda che ha regalato la vittoria a Jack Draper nella sfida degli ottavi di finale contro Félix AugerAliassime. Una scelta così infelice e ingiusta che c'è stato un moto di stizza sui social dei tennisti che, nel rivedere più volte la dinamica del colpo contestato, sono rimasti sbalorditi. "Oh, mio Dio!", è l'espressione usata da Stefanos Tsitsipas che rende bene l'idea di come stupore e biasimo siano due facce dello stesso episodio.

La svista incredibile del giudice di sedia, cosa è successo

Prima di arrivare allo scambio della discordia serve inquadrare il contesto. La partita era giunta al terzo set con Draper in vantaggio 5-4 dopo aver perso il primo (5-7) e vinto il secondo (6-4). Il britannico aveva il servizio e il punteggio era sul 40-30 in suo favore. Aliassime è preciso nel rispondere alla battuta ed è quando la palla arriva nell'altra metà campo che scoppia il caos.

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Le immagini del replay mostrano chiaramente cosa è successo: Draper tocca con il bordo della racchetta la pallina che gli rimbalza davanti, nel suo campo, e poi carambola dall'altra parte. Il tennista canadese è convinto di essere sul 40-40 ma il giudice i sedia stupisce tutti e scandisce: "Gioco, set, partita per Draper".

Il botta e risposta col giudice di sedia: "Hai fatto una cosa orribile, così è ridicolo"

Aliassime ha una risata isterica, non crede ai suoi occhi. Si porta nei pressi dell'ufficiale di gara e, spontaneamente, gli dice: "Hai fatto una cosa orribile. Non hai visto che la palla è rimbalzata per terra?". Secca la replica di Allensworth: "No, nulla". Sconsolato, il canadese replica: "Questa cosa sarà ovunque, è ridicolo".  Poi si rivolge anche all'avversario, quasi facendo appello alla sua onestà di professionista. Ma è tutto inutile perché Draper non ha alcuna intenzione di cambiare il verdetto.

"Capisco, è il match point e non devi essere tu a dirlo, ma lui. E se questo fosse un allenamento…  Insomma hai giocato abbastanza per sapere dove va la palla quando la colpisci". Cosa ha fatto Draper? S'è trincerato dietro la responsabilità del giudice di sedia: "La gente dirà che non sono stato corretto ma la decisione non spetta a me".

Il ricorso al supervisore non è servito per rivedere la decisione

Nemmeno il ricorso al supervisore è riuscito a sbrogliare quella matassa e a correggere quell'errore. Il giudice di sedia è rimasto fermo sulle sue posizioni sostenendo che Draper avesse fatto un bel colpo, la partita era finita e non c'erano ragioni perché il punto fosse ripetuto.

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Aliassime lo ha guardato negli occhi per un'ultima volta e gli ha chiesto se davvero intendeva lasciare il campo così, con questa certezza granitica. Dinanzi al cenno di assenso di Allensworth non gli è rimasto altro che racimolare le proprie cose e tornare nello spogliatoio.

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