Il giorno che Djokovic si ritirò dal tennis, Jelena in lacrime: “Ci riunì e disse che era finita”
A 37 anni Novak Djokovic non è ancora pronto ad abdicare alle ambizioni di rimpolpare il suo leggendario record di tornei del Grande Slam vinti in carriera (24 successi in 37 finali):il serbo è ritornato al top a tempo di record dopo l'operazione al menisco, raggiungendo la finale a Wimbledon persa contro Alcaraz. Djokovic è tuttora numero 2 al mondo e non ha la minima intenzione di ritirarsi, eppure non molti sanno che lo aveva fatto già una volta, in un momento di grande sconforto, proprio lui che fa della solidità mentale un punto fortissimo. Il racconto fatto qualche tempo fa dalla moglie Jelena è toccante e fa capire come – dietro le apparenze – tutti possano avere le proprie fragilità e cadere nello sprofondo, è davvero un attimo.
Era il 2018, l'anno prima Djokovic si era dovuto fermare da luglio in avanti per il riacutizzarsi dei dolori al gomito destro che lo affliggevano da mesi. Il 6 novembre era uscito dalla top 10, dopo dieci anni di presenza ininterrotta. Rientrato all'Australian Open, aveva perso negli ottavi contro il sudcoreano Chung Hyeon, poi finalmente aveva deciso di operarsi al gomito all'inizio di febbraio. Ma il ritorno in campo era stato disastroso: due sconfitte all'esordio, a Indian Wells contro il giapponese Taro Daniel, e a Miami contro il francese Benoit Paire. Era arrivata anche la rottura con i coach Andre Agassi e Radek Stepanek.
Djokovic alla moglie in lacrime: "È finita"
Insomma un momento nerissimo, il peggiore di tutta la carriera del campione di Belgrado. Djokovic reagì nel peggior modo possibile, decidendo di mollare tutto. "Mi disse che si ritirava, questa è la verità – ha raccontato Jelena – Aveva perso a Miami, una sconfitta terribile. Allora ci ha riuniti e ha detto che era finita. Stavamo piangendo, gli abbiamo detto che non poteva arrendersi. Poi ha detto: ‘Eduardo (Artaldi, il suo storico manager, ndr), puoi parlare con i miei sponsor. Voglio essere chiaro con loro. Non so se mi fermerò per sei mesi, un anno o per sempre. Dì loro che se hanno voglia di restare con me possono farlo. Se non hanno voglia, sono felice. Voglio solo assicurarmi che tutti siano d'accordo".
La rinascita: Novak vede Jelena e i figli giocare a tennis
A quel punto la famiglia Djokovic si è presa una vacanza e tutto è cambiato: è tornata la luce nell'orizzonte di Novak. Il campione serbo ha visto sua moglie e i suoi figli giocare a tennis e lì è scattato qualcosa: "Quando decide che non vuole giocare a tennis, allora non vuole fare nulla che abbia a che fare con il tennis – ha spiegato Jelena – Sono andata a giocare a tennis con i miei figli, è arrivato il terzo o quarto giorno in cui giocavamo in campo, ci divertivamo, non era allenamento. Per fortuna ha visto quanto ci divertivamo e poi ha chiesto una racchetta. Gli ho detto che aveva rinunciato al tennis e che era giunto il nostro momento di giocare. Naturalmente ho scherzato un po' con lui. Allora Stefan gli ha detto: ‘Va bene papà, ora tocca a te'. Ha preso qualche pallina, ha servito e ha detto che si sentiva bene. Poi è venuto tutti i giorni a giocare con noi. Dopodiché ha detto che avrebbe chiamato Marian Wajda e gli avrebbe chiesto di tornare ad essere di nuovo il suo allenatore".
Djokovic aveva iniziato la stagione 2018 al numero 11 della classifica mondiale: avrebbe concluso come numero 1 dopo aver vinto sia Wimbledon che lo US Open, arrivando a quota 14 titoli del Grande Slam. Ne avrebbe fatta ancora di strada, altro che ritirarsi…