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Il curioso caso di Matteo Berrettini che può giocare il Masters con sole 9 partite vinte

Matteo Berrettini per la seconda volta in carriera chiude la stagione al 10° posto della classifica mondiale. Il tennista romano nonostante abbia vinto solo 9 partite in questo 2020 ha mantenuto in larga parte i punti conquistati nella scorsa stagione. Berrettini sarà anche la prima riserva al Masters di Londra, in programma dal 15 al 22 novembre.
A cura di Alessio Morra
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Denis Shapovalov si era iscritto al torneo di Sofia per cercare di entrare nella top ten, ma incredibilmente ha perso al primo turno contro il moldavo Radu Albot, che si è imposto in due set. Il canadese resta così al dodicesimo posto e non riesce a scavalcare Monfils e soprattutto Berrettini che resta così numero 10 del mondo. L’italiano così chiuderà la seconda stagione consecutiva nella top ten e che sarà la prima riserva al Masters, che si disputerà a Londra dal 15 al 22 novembre. La cosa incredibile è che il tennista romano in questo 2020 ha vinto appena 9 partite, e questo a suo modo è un record.

Matteo Berrettini numero 10 del mondo e al Masters, da riserva

Alle ATP Finals ci era andato già lo scorso anno, non era stata una grande avventura, ma poco male. Erano quarant’anni che un italiano non si qualificava per il Masters. Quest’anno a Londra ci torna seppur da riserva, ciò significa che in caso di rinuncia di uno dei primi otto Berrettini sarebbe ancora in campo tra i ‘Maestri’. Il tennista italiano riesce a raggiungere due bei traguardi in un colpo solo e lo fa in un’annata complicatissima.

9 vittorie nel 2020 per Matteo Berrettini

Non è stato fortunato l’azzurro, ha avuto problemi fisici, e a prescindere sapeva che quest’anno per lui sarebbe stato complicato perché non è mai facile riconfermarsi e poi c’è stato il lungo stop che certo non lo ha aiutato. Il romano ha vinto solo 9 partite in tutta la stagione, ma nonostante ciò è numero 10 al mondo. Settembre è stato il suo mese migliore con gli ottavi agli US Open e i quarti agli Internazionali d’Italia di Roma, poi secondo turno agli Australian Open, ottavi a Cincinnati, terzo turno al Roland Garros e primo a Bercy.

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Come ha fatto Berrettini a rimanere nella top 10

Quando la stagione è stata sospesa per la pandemia l’ATP dopo aver cancellato un numero enorme di tornei ha preso tempo per stabilire le regole per la classifica mondiale. Alla fine ha deciso che ogni giocatore avrebbe mantenuto nel ranking il miglior risultato conseguito tra il 2019 e il 2020. Esempio. Berrettini è stato in semifinale agli US Open nel 2019, nel 2020 ha perso agli ottavi e in classifica gli è rimasta la semifinale. Così facendo il romano ha mantenuto tutti i punti conquistati lo scorso anno, ha quasi tremila punti. Sono riusciti però a superarlo Rublev e Schwartzman, che disputeranno il Masters per la prima volta.

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